“E’ un momento indubbiamente di crisi – dichiara il dott. Massimo Becchi presidente di Legambiente Reggio Emilia – ma che l’ Amministrazione Provinciale di Reggio Emilia addirittura faccia cassa chidendo soldi a Legambiente ci pare assurdo”.
“La vicenda risale ad un ricorso al TAR di Parma promosso da un altro circolo di Legambiente nella nostra provincia a cui noi avevamo dato l’appoggio, risalente al 2005, in cui, non essendo stati ammessi, il TAR decise che dovevamo anche pagare le spese legali delle controparti. In quegli anni era ancora in forse se le associazioni ambientaliste potessero ricorrere direttamente al TAR per questioni urbanistiche ed alcuni tribunali le accettavano mentre altri no. Solo recentemente è stato legiferato che è possibile ricorrere su queste materie ad adiuvandum su ricorsi dei cittadini danneggiati. Nessuna controparte ha poi preteso nulla eccetto, a questo punto della storia, la Provincia di Reggio, che dopo 4 anni si accorge della cosa e decide, tramite i suoi legali, di richiedere a Legambiente una cifra di 4.920 euro, ben più alta dei 2.000 euro che era il risarcimento iniziale. Come si sia arrivati a tale cifra ( l’aumento è del 146 %) è da ascrivere in buona parte alla capacità degli avvocati di fare lievitare i costi. Proprio per questo ci siamo opposti al pagamentio ed il 7 gennaio si terrà l’udienza per ridefinire la cifra. Di tutto questo dobbiamo ringraziare la Sonia Masini e l’Assessore Gennari che si sono molto interessati del caso”.