Oggi, a Modena e a Reggio Emilia, i bianchi fiocchi di neve hanno rifatto la loro comparsa dopo che, fra Natale e Capodanno, lo scirocco si era portato via in modo inusuale tutta la neve anche in montagna. Nella giornata di ieri, domenica 3 gennaio, è infatti affluita aria polare non particolarmente fredda, ma normale per la stagione fa sapere l’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
Le temperature sono sostanzialmente allineate alle medie stagionali nelle minime, oggi, lunedì 4 gennaio, a Modena, si osserva una temperatura minima di + 1.6° C ed appena sotto gli zero gradi in periferia e campagna, mentre si scende sui -5,-6°C sulle piste da sci dell’Appennino. Grazie ad un “fronte caldo in quota”, convogliato dalla depressione Atlantica “Christa”, continuerà a nevicare debolmente in pianura con deposito fino a 5 cm in città e moderatamente in Appennino, dove potrebbero cadere 10-20 cm di preziosa neve naturale.
“Freddo, certo, – afferma Luca Lombroso meteorologo dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – ma nulla di straordinario per la stagione a differenza di quel che si potrebbe pensare”.
Domani martedì 5 gennaio è attesa una perturbazione più attiva e per diverse ore dovrebbe reggere il “cuscino di aria fredda” che ristagna in Val Padana e portare così maggiori nevicate non solo in Appennino ma anche in pianura, dove potrebbero cadere una decina di centimetri di neve più pesante, bagnata e più fitta. Verso sera l’aria, relativamente più mite, potrebbe prevalere ed in tal caso si passerà a pioggia mista a neve alle basse quote, ma la neve potrebbe anche resistere maggiormente, in ogni caso le precipitazioni cesseranno entro la notte.
La Befana, mercoledì 6 gennaio, viaggerà in una giornata piuttosto nuvolosa ed umida, ma probabilmente senza precipitazioni. Venerdì 8 gennaio sembra arrivare un intenso ciclone mediterraneo.
“Il maltempo sferzerà l’Italia, ci sarà di tutto, – prosegue Luca Lombroso – neve abbondante sulle Alpi e probabilmente nella pianura di nordovest, temporali forti al centro-sud, venti impetuosi e mari in burrasca. E’ probabile una abbondante nevicata in Appennino Tosco-Emiliano, a quote da definire. Modena e Reggio si troveranno nella zona di confine fra le nevicate e piogge battenti che probabilmente prevarranno. Quello che sorprende sono le forti differenze fra l’aria molto calda che si trova sull’Africa e quella normalmente fredda che affluisce dal Polo nord. Di conseguenza gli sbalzi termici sono notevoli, come avvenuto fra il freddo di metà dicembre e Natale e come testimoniato dagli estremi del 2009: a Modena il giorno più caldo, il 17 luglio, ha registrato 36.7°C e il più freddo, il 21 dicembre, -8.6°C: un’escursione annuale dunque di 45.3°C. A Carpi addirittura nel 2009 si va dai 38.2 del 19 agosto a -12.9 il 19 dicembre ovvero 51.1°C di differenza fra il giorno più caldo e la notte più fredda!”