“L’attuale crisi economica e le evidenti difficoltà che attraversano le famiglie reggiane non possono esimermi dal lanciare un appello alla Fondazione Manodori alle vigilia delle importanti decisioni che deve assumere in merito alla ricapitalizzazione di Unicredit”.
“Credo infatti, pur non volendo ledere l’autonomia della Fondazione e nel rispetto delle scelte che vorrà assumere, che in una congiuntura particolarmente difficile come quella che stiamo attraversando, la Manodori debba riflettere su quella che è la sua missione originaria, scritta nel suo stesso statuto: l’utilità sociale e il sostegno alle iniziative sociali e culturali del territorio in cui è radicata. E in tal senso operare a favore della comunità, come sollecitato di recente anche dal Vescovo Adriano Caprioli, convogliando i fondi disponibili là dove esiste una vera e propria emergenza sociale, cioè sul problema della casa.
Piuttosto che concentrare capitali su capitali – cosa peraltro vietata in molte Fondazioni che, per evitare derive finanziarie del loro operato, pongono un tetto a questo tipo di investimenti – la Manodori può essere davvero vicina al territorio a cui è legata mettendo i 35 milioni a disposizione della città anziché di Unicredit e di logiche finanziarie. Quei soldi ci permetterebbero di dare un grosso sollievo alla comunità locale, dimezzando le liste d’attesa per un alloggio pubblico. Oggi il nostro patrimonio ammonta a 2900 case, un’offerta purtroppo inadeguata a quelle che sono le odierne esigenze della città. Abbiamo infatti oltre 1000 famiglie in attesa di un alloggio e, con il contributo della Manodori, potremmo avere per queste famiglie altre 400 abitazioni e dare un aiuto concreto a chi guarda fiducioso alle istituzioni in cerca di tutela e di un rimedio alle proprie difficoltà quotidiane.
La Manodori ci pensi, si tratta di una scelta legata alla sua stessa identità. Alle banche è stato già dato molto. Un investimento di queste dimensioni è più urgente per la comunità reggiana”.
(Graziano Delrio, Sindaco di Reggio Emilia)