Alcune parole riassumono significati culturali, visioni e stili di vita che accrescono le differenze anagrafiche, allontanando maggiormente il mondo dei giovani da quello degli anziani. Se negli anni Cinquanta e Sessanta l’espressione “beat” contribuiva a marcare un confine tra nuove e vecchie generazioni, ora, nell’epoca del computer, in virtù di una singolare assonanza si potrebbe dire che sia il termine “bit” a caratterizzare il divario d’età.
Al tema della separazione, definita “digital divide”, tra utenti e non utenti delle nuove tecnologie informatiche è dedicata la terza edizione di Nonno Bit e Nonna Byte, iniziativa avviata due anni fa dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con l’Istituto Bus Pascal, le Circoscrizioni cittadine e l’associazione dei centri sociali comunali (Ancescao). Il progetto, rivolto a quanti hanno abbondantemente superato gli “anta”, ha l’obiettivo di ridurre gli effetti negativi del digital divide e di favorire il riavvicinamento e il dialogo fra le generazioni.
I nuovi corsi gratuiti inizieranno lunedì 25 gennaio e saranno tenuti dagli studenti dell’Istituto Blaise Pascal (indirizzo informatico), che spiegheranno agli anziani il significato di termini oscuri quali bit e byte e insegneranno l’uso del computer, della posta elettronica e di internet, fornendo le principali conoscenze per accedere ai servizi del Comune, dialogare via mail (ad esempio con parenti che abitano altrove), ricercare informazioni e scrivere un documento.
Le lezioni si terranno nel corso della settimana, in vari luoghi: centro di aggregazione giovanile La Gabella, punto d’incontro Madreperla, magazzino-laboratorio Caritas Nuovamente, centro sociale Orti Montenero, centro sociale Mirandola, spazio Amo Reggio point, biblioteca decentrata di Santa Croce. Le postazioni informatiche distribuite nelle diverse sedi verranno affidate ad uno studente-insegnante, che avrà accanto a sé due “nonni” per una lezione di un’ora e mezza.
La nuova edizione di Nonno Bit e Nonna Byte è stata presentata oggi alla stampa dall’assessore comunale all’Educazione del Comune Iuna Sassi e dal preside dell’Istituto Bus Pascal Marco Incerti Zambelli, insieme alla referente del centro ‘Nuovamente’ di Caritas Francesca Bertolini e del punto d’incontro Madreperla Marina Holyk.
Hanno partecipato inoltre Massimiliano Braglia, Eric Camellini, Raffaele Chiacchio e Roberto Calandri, studenti del Pascal che hanno partecipato o parteciperanno all’esperienza in qualità di insegnanti.
“Crediamo molto in questa iniziativa – ha detto l’assessore Sassi – perché dimostra che i ragazzi, quando vengono coinvolti attivamente, sanno sempre dare il meglio di se stessi. È questa la scommessa vincente delle proposte di cittadinanza attiva promosse da Carta Giovani, che in questi anni ha coinvolto centinaia di ragazze e ragazzi nel Comune di Reggio ed ora è estesa a tutta la provincia e a diversi istituti scolastici.”
La necessità di esprimere capacità e risorse da parte dei ragazzi è stata confermata anche dal preside Zambelli. “In occasioni come questa – ha detto – gli studenti dimostrano quali risultati possono realizzare se hanno l’opportunità di essere valorizzati e smentiscono il luogo comune che concepisce i giovani come un problema.” Anche i ragazzi del Pascal hanno sottolineato questo aspetto affermando, tra l’altro, che questa occasione consente loro di capire che “sapere è diverso da insegnare” e, al contempo, di ridurre il divario tra le generazioni. Lo stesso divario che esiste tra italiani e stranieri, come le badanti che hanno partecipato ai corsi nelle passate edizioni. Proprio in merito all’esperienza con le donne straniere, Holyk ha evidenziato che i corsi costituiscono anche un momento di educazione civica e l’atmosfera amichevole che si crea tra ‘insegnanti’ e ‘alunne’ avvia relazioni solidali tra ragazzi reggiani e adulti stranieri che proseguono anche dopo la conclusione di questa esperienza.
I posti a disposizione per partecipare a Nonno Bit e Nonna Byte quest’anno saranno 80. Le iscrizioni, aperte dal 18 gennaio, si raccoglieranno nella sede Informagiovani di via Farini 2/1, oppure telefonicamente al numero 0522-456050. Quanti sanno già utilizzare il computer possono ottenere ulteriori informazioni sul progetto consultando il sito www.portalegiovani.eu
Le iniziative precedenti
Nell’estate 2007 sono stati avviati i primi due corsi gratuiti per spiegare, a chi non possedeva adeguate competenze informatiche, l’utilizzo dei programmi base, della posta elettronica e di internet. Il progetto “Internet insegnato ai nonni” ha coinvolto 20 giovani e 21 adulti del centro sociale Spallanzani. Dal 2008, grazie alla collaborazione dell’Istituto Pascal, l’iniziativa con la nuova veste di Nonno Bit e Nonna Byte si è estesa a più luoghi sociali della città coinvolgendo i centri sociali Ancescao, le biblioteche e i centri di aggregazione. Lo scorso anno sono stati coinvolti 60 studenti, di tre quarte classi del Pascal, che hanno messo il loro tempo libero a disposizione oltre 70 anziani tenendo brevi lezioni di informatica.
Il riconoscimento del Ministero
Il Ministero della Pubblica amministrazione e l’innovazione, nell’ambito del concorso “Non solo fannulloni! Premiamo i risultati” promosso in collaborazione con “Forum Pa”, ha selezionato come progetto innovativo ed esempio da diffondere su scala nazionale l’iniziativa di “Leva giovani” per la riduzione del digital divide e l’insegnamento delle tecnologie informatiche agli anziani. Il progetto Nonno Bit e Nonna Byte del Comune di Reggio Emilia è stato così inserito tra i migliori 100 casi di amministrazione virtuosa nell’ambito dei servizi e del coinvolgimento dei cittadini nella vita pubblica.
Leva giovani è una iniziativa che vede la collaborazione tra il Comune di Reggio e vari partner del territorio per promuovere tra i ragazzi azioni di cittadinanza attiva e sensibilizzare la partecipazione alla vita della città.
Il Comune di Reggio ha attivato diverse forme di Leva, che hanno finora coinvolto 800 ragazzi titolari della “Carta giovani”. Le informazioni su tutte le proposte si possono ottenere visitando il sito www.portalegiovani.eu/levagiovani, telefonando all’Ufficio giovani (0522.456593) o presso l’Informagiovani (via Farini 2/1).
Il “reclutamento” dei giovani avviene tramite pubblicazione di bando e, nel periodo scolastico, con la collaborazione dell’Istituto Pascal.