«Il modo migliore per onorare la memoria di Ermanno Gorrieri è applicare misure concrete per ridurre le disuguaglianze». Lo afferma il segretario provinciale della Cisl, Francesco Falcone, commentando la due giorni di studi organizzata venerdì e sabato scorsi dalla Fondazione intitolata all’ex comandante partigiano, politico, sindacalista e cooperatore modenese.
Per Falcone oggi la priorità è farsi carico degli ultimi, dare risposte a chi ha bisogno, offrire a tutti le stesse opportunità, evitare elemosine e guerre tra poveri. «Modena dovrebbe diventare un laboratorio per sperimentare localmente le intuizioni di Gorrieri e, – dice Falcone – una volta verificati i risultati, suscitare un dibattito a livello nazionale. Un primo campo di applicazione è l’addizionale Irpef: la Cisl chiede invano da anni di introdurre l’esenzione fino a 15 mila euro e la progressività a salire. Cosa aspettiamo? Bisogna, inoltre, adeguare il welfare per renderlo più universale, attento alla centralità della persona e accessibile a chi attualmente è escluso dai servizi. Come? Permettendo, per esempio, ai figli degli immigrati di frequentare le scuole per l’infanzia e sviluppando politiche abitative più coerenti».
Il segretario della Cisl suggerisce agli amministratori locali modenesi di ribaltare la tradizionale struttura dei bilanci comunali e di ricomporli con criteri completamente nuovi e concertati con il sindacato. Falcone aggiunge che bisogna indirizzar risorse sugli interventi che possono aiutare la ripresa economica, rilanciare i consumi, sostenere le famiglie in difficoltà, tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori e pensionati. «Come sosteneva a suo tempo Ermanno Gorrieri, occorre redistribuire i carichi fiscali secondo il principio costituzionale “chi ha di più contribuisca di più”, affinché i bilanci comunali siano più equi senza pregiudicarne l’equilibrio. Non è più accettabile – continua Falcone – mettere le mani nelle tasche dei cittadini in modo indistinto. Dobbiamo percorrere la strada dell’equità, unica condizione per continuare a garantire opportunità e servizi ai lavoratori e pensionati in una logica di “bilancio di comunità”. Oggi Gorrieri inviterebbe sindaci e assessori a preoccuparsi, ancor più di quanto abbiano fatto in passato, dei bisogni concreti delle famiglie, dei giovani, degli anziani e degli immigrati per costruire – conclude il segretario provinciale della Cisl – una società modenese autenticamente coesa e solidale».