«Durante l’emergenza maltempo delle festività natalizie il sistema di protezione civile ha risposto in modo efficiente, ma non basta. Ora servono interventi strutturali per migliorare la sicurezza in particolare del nodo idraulico di Modena, una priorità assoluta riconosciuta anche dal Governo». Lo ha affermato Stefano Vaccari, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena rispondendo in Consiglio provinciale, mercoledì 20 alle interpellanza presentate da Pdl e Pd sul problema del dissesto idrogeologico.
Nel suo intervento Vaccari, dopo aver illustrato le diverse fasi dell’emergenza, ha riportato anche una prima stima dei danni per frane e smottamenti in montagna dal 22 al 27 dicembre che arriva a quasi nove milioni di euro. «Un conto pesante – ha aggiunto Vaccari – per quale abbiamo già presentato le nostre richieste di finanziamento sia alla Regione per la richiesta dello stato di emergenza, poi concessa dal Governo, sia nel recente incontro a Roma nella sede della Protezione civile nazionale».
Nel corso del dibattito Giovanna Bertolini (Pdl), illustrando l’interpellanza, ha chiesto informazioni sulla situazione del dissesto parlando di «sistemi di sicurezza insufficienti su cui occorre intervenire”, mentre Dante Mazzi (Pdl), dopo aver affermato che «siamo di fronte a una emergenza continua» ha sollecitato «una maggiore prevenzione, non a caso è nato un comitato di cittadini che si chiamo “alluvionati ma non per caso”. Ci sono delle responsabilità a partire dalle scelte sbagliate fatte dalla Provincia con il Ptcp e il piano cave». Accuse respinte da Luca Gozzoli (Pd) che ha parlato di «Provincia all’avanguardia nella gestione dell’emergenza grazie a un sistema di protezione civile efficace, ma siamo di fronte alla necessità di interventi strutturali e il Governo non mette a disposizione le risorse necessarie». Ennio Cottafavi (Pd) ha rilevato che «la situazione migliorerà quando saranno realizzati gli interventi in programma tra cui il completamento del diversivo Martignana. Occorre però anche invitare i Comuni a una maggiore attenzione sulle concessioni di abitabilità in golena e i proprietari dei terreni ad avere cura di fossi e canali».
Vaccari ha sottolineato infine che la Provincia attende l’approvazione del Parlamento di ulteriori risorse per gli interventi strutturali su dissesto idrogeologico e messa in sicurezza dei fiumi.