“Il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano presenterà all’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (Ispra) un piano di gestione e controllo del cinghiale, che agirà con un prelievo sperimentale, diretto prioritariamente nelle zone di Bismantova, previsto per l’inizio della primavera o l’estate prossima, ossia i periodi più idonei all’efficacia dello stesso”, dice Willy Reggioni, responsabile del servizio conservazione natura del Parco.
Nei giorni scorsi, si è svolto nella sede di Cervarezza un incontro tra il Parco nazionale e le associazioni agricole Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltiori e Confagricoltura, a seguito delle richieste avanzate dalle associazioni di categoria. La necessità di ridurre drasticamente la presenza dei cinghiali è più che mai avvertita nelle isole protette di Bismantova, Gessi Triassici e Sparavalle, le quali si collocano proprio al centro di zone ad alta vocazione agricola per la produzione del Parmigiano Reggiano.
Al termine del confronto, si è convenuto sulla proposta di un intervento ‘sperimentale’ di prelievo nelle suddette aree del Parco e, al tempo stesso, di una concertazione con la Provincia, per un più forte intervento in tutta l’area circostante.
Le associazioni agricole, rappresentate da Agostino Verona e Zanetti Marcello (Coldiretti), Zambonini Francesco (Confederazione Italiana Agricoltori) e Emilio Paolani (Confagricoltura), hanno saputo apprezzare il senso della proposta, sollecitando, a loro volta, una concertazione più ampia con la Provincia e successivamente con l’Atc, al fine di rendere permanenti e stabili i risultati di riduzione della popolazione di cinghiali, soprattutto in prossimità delle zone agricole nell’area del Parco.
Contestualmente alla presentazione del piano di gestione e controllo del cinghiale, si procederà con la convocazione di un tavolo di confronto e concertazione con tutti gli enti e le associazioni in questione.