Lo sviluppo del Mercato di Via Albinelli non può avvenire in modo decontestualizzato rispetto all’area del centro storico in cui si trova. Creare un circuito virtuoso in cui la capacità di attrarre persone da parte di uno dei mercati più belli ed accoglienti che una città italiana possa vantare diventa un vero e proprio volano per rivitalizzare una parte del cuore della città ed è, credo, un indirizzo che gli amministratori pubblici, attraverso anche la consultazione delle associazioni, devono perseguire.
Credendo profondamente in questo modello di crescita, è con una certa perplessità che guardo quindi alla decisione della amministrazione comunale di mettere a bando entro il 31 gennaio 2010 i posti vacanti al Mercato coperto di via Albinelli. In questo modo si vanificano gli accordi assunti con la precedente amministrazione che prevedevano una pausa di ponderata riflessione per valutare la possibilità di introdurre nella struttura nuove merceologie complementari rispetto a quelle presenti, ampliando così l’offerta e con la finalità, pur salvaguardando la sua vocazione alimentare, di qualificare ulteriormente il mercato e di attrarre un numero maggiore di consumatori. Invece, pur attraverso un percorso formalmente ineccepibile, si è preferito modificare strategia, introducendo un elemento di ulteriore criticità per il futuro anche di diversi commercianti che proprio all’interno del Mercato Coperto operano. L’eventuale introduzione di merceologie già presenti aumenta infatti la concorrenza, diminuisce la redditività delle singole attività e rischia di sminuire il valore effettivo dell’esercizio in caso di cessione.
Alla luce di queste considerazioni e della difficile situazione economica attuale, l’amministrazione per il ruolo che riveste dovrebbe protrarsi invece in uno sforzo teso a valorizzare il polo alimentare del centro cittadino, partendo da una seria riflessione sulle condizioni del mercato. Sarebbe necessario quindi un orientamento verso attività di tipo innovativo e, come già proposto tempo fa, anche una rimodulazione degli orari di apertura/chiusura così da attrarre fasce più ampie di consumatori e favorire una migliore vivibilità dell’area. Un primo passo questo, da cui trarrebbero benefici anche le attività commerciali che gravitano nell’area circostante a via Albinelli a maggior ragione oggi dopo il trasferimento dei chioschi di piazza XX Settembre. L’operazione ha infatti consentito il recupero di uno spazio importante della città, per il quale sarebbe opportuno pianificare un progetto in grado di coinvolgere le realtà economiche della piazza ed al tempo stesso capace di integrarsi con quelle che sono le sue reali funzioni. Piazza XX Settembre rappresenta un prezioso contenitore in cui sviluppare eventi, salvaguardando anche la sua vocazione commerciale che deve essere preservata e valorizzata. Per favorire quindi il confronto e lo sviluppo di idee, lunedì sera gli operatori della zona incontreranno le associazioni di categoria.
(Mauro Rossi, Portavoce Coordinamento operatori Confesercenti Centro Storico)
