Sciopero di 8 ore domani mercoledì 27 gennaio 2010 dei lavoratori e delle lavoratrici della Sportswear Company, la nota azienda di abbigliamento di Ravarino nata nel 1974 che produce i famosi marchi C.P.Company e Stone Island. L’iniziativa di lotta è stata proclamata dal sindacato di categoria Filtea/Cgil, dalla Rsu e dai lavoratori riuniti in assemblea ieri, contro l’annuncio della direzione aziendale di 50 esuberi su 118 addetti dello stabilimento di Ravarino.
In concomitanza con lo sciopero è previsto il presidio la mattina (ore 8-14) davanti ai cancelli dello stabilimento di Ravarino in via Confine 2161.
L’azienda ha comunicato al Sindacato lo scorso venerdì l’intenzione di aprire a breve la procedura di mobilità per 50 addetti in relazione alla imminente cessione del marchio C.P.Company. Filtea/Cgil e Rsu giudicano grave e inaccettabile la cessione del marchio per le pesantissime ricadute sull’occupazione nello stabilimento di Ravarino, per l’impoverimento dell’azienda che riduce e contrae i propri prodotti, nonché per le forti ricadute sull’indotto del territorio. E’ inaccettabile – scrivono Filtea/Cgil e Rsu – che siano i lavoratori a pagare il prezzo più alto per le conseguenze delle scelte aziendali.
Sindacato e Rsu chiedono l’attivazione di tutti gli ammortizzatori sociali disponibili per attenuare gli effetti sull’occupazione e garantire la massima tutela dei lavoratori. Si chiede anche un rilancio degli investimenti e un potenziamento dei marchi che rimangono in capo a Sportswear Company, tali da mantenere una realtà produttiva significativa a Ravarino in grado di garantire continuità occupazionale e prospettive di sviluppo aziendali. Sindacato e lavoratori si aspettano nei prossimi incontri risposte positive in tal senso da parte dell’azienda, e sono pronti a nuove azioni di lotta in caso contrario. Nel frattempo sono stati interessati gli amministratori locali dei Comuni di Ravarino e Crevalcore affinché possono contribuire alla positiva soluzione di questa vertenza.
(Filtea/Cgil Ravarino)
Rsu Sportswear