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Leoni, Lenzini e Ghelfi (PDL) in merito all’appello alla città dell’Assessore Sitta sul parcheggio al Novi Sad

“L’appello di Sitta affinché la città si attivi a favore della realizzazione del parcheggio al Novi Sad e contro i veti per la tutela dei beni archeologici, suona di scaricabarile istituzionale. Un film già visto nel teatrino delle promesse non mantenute della giunta Pighi”.

E’ questa la dichiarazione del Consigliere regionale e comunale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni, in merito all’appello alla città dell’Assessore Sitta sul parcheggio al Novi Sad.

“Sitta sta già mettendo le mani avanti perché sa che con il Novi Sad finirà come il nulla di fatto di Piazza Roma? Vuole utilizzare i veti ed i vincoli sui beni archeologici del Novi Sad per scaricare le proprie responsabilità su altri quando i lavori non verranno ultimati? Un anno e mezzo fa, in merito a Piazza Roma, Sitta diceva: tuteleremo e garantiremo il parcheggio e contestualmente valorizzeremo i reperti. Non ha fatto né l’uno né l’altro. Nel 2006, raccontava al consiglio comunale che il parcheggio Novi Sad, ad oggi, doveva già essere ultimato. . Oggi, dati i precedenti, l’appello di Sittà è preoccupante. Qualcuno dovrebbe ricordargli che l’Assessore è lui e che i problemi, tra l’altro prevedibili, connessi agli scavi, dovrebbe risolverli lui. Sitta farebbe meglio a lanciare meno appelli, e a lavorare di più, nell’interesse dei cittadini e per realizzare quelle opere che fino ad ora ha solo promesso a vuoto”.

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Ho stima di un assessore deciso e coraggioso come Daniele Sitta, che decide, e guarda a viso aperto la città, assumendosi la responsabilità di ciò che fa e ciò che dice. Però quando si decide di sfidare i cittadini, come più volte ha fatto proponendo progetti che hanno avuto una fredda accoglienza – l’ex Amcm e le piazze cittadine – poi diventa difficile fare appello a quegli stessi cittadini perché sostengano il progetto del Novi Park. I parcheggi servono a Modena, servono ai suoi commercianti, agli abitanti del centro, ai visitatori. Ma oggi che c’è in ballo la magistratura, è un po’ tardi per coinvolgere la città. Il consenso va cercato sempre, per avere credibilità oppure bisogna avere il coraggio di combattere le proprie battaglie, se si è convinti che il tempo darà ragione. Temo quindi che troverà una città un po’ silenziosa al suo richiamo. E da questo tutta la giunta dovrebbe trarre degli insegnamenti.

(Avv. Gian Paolo Lenzini Vice coordinatore regionale – PDL)

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Daniele Sitta chiama la città a dire la sua sulla vicenda del Novi Sad. Come ho avuto modo di dire in passato, credo che il centro storico abbia bisogno di parcheggi, e per quanto controverso, per come gestito, un parcheggio al Novi Sad è meglio di nessun parcheggio. Però, con tutta la stima personale che posso avere per Daniele Sitta, il suo richiamo alla città per avere sostegno contro le iniziative di WWF e Italia Nostra è quanto meno curioso. Mi pare che fosse proprio lui disposto ad andare avanti nonostante tutto sui tanti progetti, come l’ex AMCM ad esempio, che buona parte della città non ama, perché altrimenti – diceva – si rimane sempre fermi. E su questi progetti non mi pare sia stato chiesto il parere, si siano convocati i cittadini, si sia aperto un dibattito. E oggi vuole il sostegno dei cittadini? Credo che le amministrazioni abbiano il dovere di scegliere per il meglio, abbiano i numeri per farlo. Se decidono di confrontarsi con la città sui grandi progetti, possono farlo. Se però decidono di non farlo, a loro rischio e pericolo, se ne devono assumere la responsabilità. Quello che non credo corretto è l’opportunismo di chiedere il loro parere quando fa comodo. Quando ci si trova stretti in un angolo. Appellarsi alla città in questo caso è poco credibile.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)

















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