E’ stata presentata questa mattina, nel corso di una conferenza presso la sede municipale di piazza Prampolini, la “Conference on peace for the future world”, il primo forum aperto a tutti dedicato al tema della pace, promosso dal Distretto 2070 del Rotary International, che si svolgerà a Reggio Emilia sabato 30 gennaio.
L’iniziativa, che va ad arricchire il programma di appuntamenti dedicati alla lotta al razzismo organizzati dal Comune, anticipa le celebrazioni per festeggiare il 105° anniversario della fondazione del Rotary e rappresenta l’occasione per illustrare le innumerevoli iniziative per la pace e umanitarie messe in atto in tutto il mondo dal Rotary.
Emanuela Caselli, presidente del Consiglio comunale, ha evidenziato come “questo forum permetta di allargare i confini della città di Reggio, attraverso la testimonianza di prestigiosi relatori internazionali”, mentre Marco Masini, presidente del Rotary Club locale, si è detto “particolarmente orgoglioso di ospitare questo evento a Reggio Emilia, città di pace e tolleranza”.
Il prof. Giuseppe Albertini, assistente del Governatore, ha quindi sottolineato l’importanza di questa iniziativa per la nostra città “che si sta preparando ad accogliere i rotariani del Distretto 2070, che comprende Emilia Romagna, Toscana e San Marino, e che con 6350 soci suddivisi in 98 club è uno dei più grandi e importanti del mondo”.
Il governatore del Distretto Mario Baraldi, dopo aver elogiato la sensibilità dimostrata dal territorio reggiano per i temi della pace, ha illustrato il programma di lavori della giornata di sabato che si aprirà alle ore 9.30 con i saluti del governatore, del sindaco Graziano Delrio, della presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini, del presidente del Rotary Reggio Emilia Marco Masini e del responsabile distrettuale del Rotaract Alessandro Canovi.
Quindi il tema della pace sarà introdotto dalle relazioni di Arnoldas Pranckevičius, consigliere diplomatico del Presidente del Parlamento Europeo, di Örsçelik Balkan, in rappresentanza della Turchia, di Serge Gouteyron, per la Francia, e di Carlo Ravizza, per l’Italia. Di particolare rilevanza la presenza di Ravizza per la sua esperienza di Presidente del Rotary International.
La seconda parte della mattinata sarà dedicata all’illustrazione dei progetti per la pace della Fondazione Rotary, con attenzione particolare al progetto Polio Plus, nato in Italia e finanziato interamente dai Rotary di tutto il mondo che dal 1985 ad oggi ha permesso la vaccinazione antipolio di oltre 2 miliardi e 200 milioni di bambini.
La sessione pomeridiana dei lavori riprenderà alle ore 15.00 con le testimonianze dei rappresentanti delle più importanti Scuole di Pace del mondo – tra cui quella di Reggio Emilia – che illustreranno i rispettivi progetti volti a promuovere la pace tra i popoli.
Al governatore Baraldi saranno affidate le conclusioni.
“I relatori invitati al forum – ha concluso Baraldi – sono tutti accomunati da una notevole esperienza acquisita in anni di lavoro presso organizzazioni e associazioni internazionali che, a diversi livelli, promuovono progetti di pace. La testimonianza della Scuola di Pace di Reggio Emilia assume particolare rilevanza in quanto essa raccoglie le numerose associazioni di pace locali e proprio il 30 gennaio, anniversario della morte del Mahatma Gandhi, celebra il suo quarto anno di attività”.
Rotary Internazionale. Quest’anno il Rotary festeggia il suo 105° anniversario. Fondato a Chicago il 23 febbraio 1905, il Rotary è cresciuto rapidamente, trasformandosi da un circolo ristretto di professionisti a un’associazione internazionale di club impegnati nel servizio alla Comunità. Nel 1921 il Rotary International ha aggiunto al proprio scopo ufficiale “la promozione della comprensione, della pace e della buona volontà a livello internazionale”. Oggi accoglie un milione e duecentomila rotariani riuniti in oltre 33.000 club presenti in più di 160 paesi e partecipa a diversi programmi tesi a promuovere la pace nel mondo. Nel 1999 la Fondazione Rotary del Rotary International ha annunciato l’istituzione di sette Centri internazionali per lo studio delle Relazioni internazionali e dei problemi connessi alla prevenzione e risoluzione dei conflitti. I Centri Rotariani di Studi Internazionali hanno sede presso le più importanti università di cinque continenti. A cominciare dal 2002, settanta borsisti rotariani per la Pace hanno la possibilità di frequentare un master biennale in relazioni internazionali. Il Rotary International e la Fondazione Rotary sponsorizzano una serie di programmi che promuovono la comprensione e la pace tra i popoli del mondo. Mediante una rete ufficiale di rappresentanti, il Rotary International mantiene rapporti costanti con diverse organizzazioni internazionali. Nel 1945, cinquanta rotariani hanno preso parte alla stesura della carta costitutiva delle Nazioni Unite. Oggi i suoi rappresentanti partecipano ufficialmente alle riunioni e alle attività delle più importanti organizzazioni internazionali: Onu, Unesco, Consiglio d’Europa, Unchs (Habitat) e Unep (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente), Fao e Wfp (Programma Alimentare Mondiale), Banca Mondiale, Organizzazione degli Stati Americani, UN Economic and Social Commission for Asia and the Pacific (Escap). I rappresentanti rotariani presso le Nazioni Unite e le altre organizzazioni non partecipano solo alle riunioni, ma contribuiscono con la loro esperienza a risolvere le principali cause di conflitto come l’analfabetismo, la fame e la povertà.