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Sassuolo: resoconto Consiglio comunale del 28 gennaio

Il Consiglio comunale di ieri, 28 gennaio 2010, si è aperto con alcune comunicazioni del presidente Francesco Rubino, che ha ricordato le vittime del terremoto di Haiti e, vista la recentissima ricorrenza (27 gennaio) della Giornata della memoria, dedicata al ricordo delle vittime dell’olocausto e dei deportati nei campi di prigionia e sterminio nazisti, ha accomunato nel cordoglio e nella richiesta di un minuto di silenzio i due fatti.

Inoltre il presidente Rubino ha comunicato che, per rendere tangibile la solidarietà alle vittime del terremoto, è stata avanzata ai gruppi consiliari la proposta di devolvere il gettone di presenza della seduta di ieri alla popolazione haitiana colpita dal terremoto.

Al termine del minuto di silenzio il consigliere della lista Sassuolo con Pattuzzi Franca Cerverizzo ha preso la parola per comunicare al presidente del consiglio la sua intenzione di non aderire all’iniziativa di devolvere il gettone. E’ un gesto simbolico, ha detto, con il quale non ci si lava la coscienza. Sul tema ho preparato un ordine del giorno che avrei voluto discutere e rilevo che non c’è stata richiesta per questa iniziativa alla commissione capigruppo, ma solo la comunicazione telefonica da parte del presidente.

Francesco Rubino prima dell’inizio delle discussioni consiliari ha anche manifestato la solidarietà al sindaco Caselli e alla sua famiglia per le minacce ricevute attraverso alcune scritte sui muri della città nei giorni scorsi, auspicando che i colpevoli vengano individuati e assicurati alla giustizia.

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Il primo punto all’ordine del giorno era l’interrogazione di Franca Cerverizzo, lista Sassuolo con Pattuzzi e riguardava i contributi ai cittadini in difficoltà economica.

Visto che la giunta, ha spiegato il consigliere, ha modificato i criteri di assegnazione dei contributi di solidarietà (a cittadini residenti da più di 2 anni e a cittadini extracomunitari residenti da più di 10 anni) e visto che il contributo al fondo di solidarietà da parte della Fondazione Cassa di risparmio era stato assegnato senza vincoli e criteri di assegnazione, chiedo in che modo è stato utilizzato questo contributo.

Ha risposto l’assessore ai servizi sociali Giorgio Barbieri.

Il contributo, ha spiegato, è stato richiesto alla Fondazione per un progetto sovra comunale intitolato “Crisi economica nel distretto di Sassuolo”, che coinvolgeva Sassuolo, Fiorano, Formigine, Maranello, Frassinoro, Prignano e Palagano. Erano stati richiesti 928mila euro e la Fondazione ne ha assegnati 400mila.

Nella richiesta non c’erano limitazioni nell’assegnazione ma solo tre punti programmatici sull’uso dei fondi.

Aiuto ai soggetti colpiti dalla crisi; creazione di strumenti di sostegno al reddito; aiuto ai disoccupati, cassintegrati, lavoratori atipici, in mobilità.

Il progetto è stato condiviso dai sette Comuni e i criteri di assegnazione hanno poi riguardato le singole amministrazioni. Il contributo è stato suddiviso tenendo conto di risorse, popolazione, numero di disoccupati: a Sassuolo cono stati assegnati 177mila euro dei 400mila complessivi.

Nella delibera del 29 dicembre in cui si assegnano i fondi per il sostegno economico sono stati individuati progetti di sostegno per le famiglie in situazione di disagio; progetti degli assistenti sociali dedicati a persone in difficoltà in particolare nel pagamento dell’affitto mensile; riduzione temporanea dei canoni delle case popolari; agevolazioni tariffarie sui servizi quali nidi, igiene pubblica e rifiuti.

Per questi punti esiste, ha detto l’assessore Barbieri, un fondo di 225mila euro creato dall’amministrazione. Il contributo della Fondazione Cassa di risparmio non vi rientra e non è soggetto alla disciplina degli interventi citati in delibera.

La consigliera Cerverizzo ha sottolineato che il ritardo con cui l’interrogazione è stata portata in consiglio non le ha permesso di fare ad essa riferimento per un eventuale emendamento al bilancio di previsione e per questo motivo si è dichiarata non soddisfatta.

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Il secondo punto, un’interrogazione della consigliera Nizzoli e di altri componenti del gruppo Pdl a proposito di buoni benzina e buoni pasto a carico dell’amministrazione, è stato rinviato. Il sindaco Caselli ha spiegato che la raccolta dei dati è complessa e non è stata ultimata e sarà suo impegno soddisfare l’interrogazione nella prossima seduta.

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Al punto 3 la consigliera Giulia Pigoni del Pd ha interrogato l’assessore alla cultura Luca Cuoghi a proposito della mostra I Dipinti del Duca a Palazzo Ducale. Viste le notevoli spese sostenute, ha detto, per la promozione dell’evento, dal materiale pubblicitario al portale di via Rocca, mi sarei aspettata l’iniziativa della giunta di rendere il palazzo visitabile in modo continuativo anche nei giorni feriali, che invece risultano riservati a gruppi o prenotazioni. Perché non aprire ogni giorno almeno durante le vacanze natalizie? Giulia Pigoni ha poi chiesto dati sull’affluenza al Palazzo nel periodo della mostra.

La visite a Palazzo, ha spiegato l’assessore Cuoghi sono in cogestione con la Soprintendenza ai beni artistici e storici attraverso una convenzione stipulata dalla precedente giunta nel 2008, che regola tanti aspetti compresi gli orari di apertura, la formazione di gruppi e prenotazioni. Non conosco i criteri con cui questa convenzione è stata stipulata perché erano già in essere.

Il numero dei visitatori a Palazzo Ducale nel 2009 è stato di 13.175, contro una media storica di 8.431. Alla mostra nel suo periodo di apertura hanno avuto accesso 5.464 persone e nello stesso periodo dell’anno precedente erano state la metà.

I paganti sono stati 2.340 e 929 le visite scolastiche. Va detto che esistono gratuità previste dalle normative sui musei statali per numerose categorie, tra cui i minori, giornalisti, studiosi di diverse specializzazioni artistiche e architettoniche.

Con i lavori finanziati dal ministero e i nuovi fondi di cui abbiamo avuto notizia in questi giorni si partirà, fin da lunedì prossimo, nel recupero dell’ala ovest del Palazzo dove verranno ricavati nuovi spazi museali per mostre e anche sale per iniziative e convegni. In questo contesto rinnovato si potrà valutare l’apertura anche feriale del palazzo.

Giulia Pigoni si è dichiarata insoddisfatta. La mostra è stata prevista da questa amministrazione, non quella precedente, e questa amministrazione avrebbe dovuto pensare a promuoverla ulteriormente con l’apertura anche feriale.

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Al quarto punto Sonia Pistoni del Pd ha interrogato la giunta sulle manifestazioni di “Sassuolo accende il Natale”. Condividiamo l’intento e la necessità di rivalutare il territorio e la città con iniziative di animazione e l’importanza del periodo natalizio, anche per la crisi che colpisce anche le attività commerciali, che vanno sostenute. Sulle manifestazioni di Natale rileviamo un contributo Sgp di 20mila euro e poi la vendita agli esercenti degli alberi di Natale, di cui chiediamo di sapere quanti ne sono stati acquistati e a quale prezzo. Inkltre abbiamo ricevuto segnalazioni di pressini sui commercianti che non volevano aderire. Chiediamo inoltre la futura destinazione di questi alberi e una valutazione all’assessore Casolari sia sul risultato delle iniziative che sull’estetica delle luminarie, che sembravano differenti da zona a zona.

Ha risposto l’assessore al marketing territoriale e attività produttive Claudio Casolari. Mi si dà l’occasione di ringraziare esercenti e cittadini che hanno partecipato numerosi ed entusiasti alle iniziative natalizie. Sottolineo che le mie decisioni sono sempre condivise con una consulta economica che comprende i rappresentanti delle varie associazioni di categoria. Sgombro subito il campo dall’accusa, che mi ferisce, di pressioni sugli esercenti per aderire alla campagna natalizia. I contatti sono stati presi da ragazzi del Sassuolo city staff di assoluta affidabilità. L’albero costava 35 euro più iva, incluso il contributo per le luminarie, più la possibilità di acquistarne un secondo a 20 euro più iva. Mi sembrano cifre che non vanno a intaccare la salute delle attività commerciali. Sono stati venduti 375 alberi in centro e 172 in periferia, per una quantità complessiva oltre le nostre aspettative, che ci ha costretto ad acquistarne ulteriormente. L’etichetta del produttore degli alberi sottolineava che si trattava di prodotti da vivaio destinati alle festività, che potevano anche essere inviati in discarica alla fine del periodo, cosa che non abbiamo fatto, provvedendo a recuperare gli abeti in una zona di Montegibbio e presso il vivaio a San Michele, nella speranza che le piante attecchiscano e possano essere utilizzate nuovamente l’anno prossimo. Sono stati raccolti con questa iniziativa 18mila euro ai quali si aggiungono i 20mila di Sgp, per diciotto iniziative organizzate nel periodo natalizio. Siamo molto soddisfatti del gradimento riscontrato e sottolineo che le luminarie erano tutte uguali, come dimostrato da tre sopralluoghi da noi effettuati prima e dopo il montaggio.

Sonia Pistoni si è dichiarata non soddisfatta, sottolineando che il Natale passato, caduto in tempo di crisi, meritava segnali di attenzione all’economia e magari iniziative più modeste. Perché, ha detto, sostituirsi ai vivaisti nella vendita di alberi? E perché scegliere questa soluzione consumistica, di piante destinate solo alla festa e poi ad essere eliminate?

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A seguire sono state discusse due interrogazioni, delle consigliere Annamaria Anselmi, lista civica Per Sassuolo, a Franca Cerverizzo, lista Sassuolo con Pattuzzi, entrambe dedicate alla situazione di largo Collodi.

Rilevo, ha detto la consigliera Anselmi, lo stato di degrado di questo quartiere, quanto a fognature non funzionanti, mancanza di segnaletica, sicurezza stradale, problemi di ordine pubblico e criminalità. Visto che ci sono stati sopralluoghi della giunta, petizioni dei cittadini, chiedo lo stato dei lavori e come si possa essere arrivati a questo stato di degrado.

Franca Cerverizzo ha sottolineato i problemi di sicurezza relativi alla ferrovia, la necessità sia di una rete per evitare che i bambini finiscano a giocare lungo la linea, e anche di barriere antirumore per la tranquillità del quartiere. La consigliera ha anche sotto,lineato la frequente tendenza a cambiare destinazione d’uso ai negozi della zona in residenza, chiedendo di fermare il fenomeno. Ha interrogato la giunta per conoscere complessivamente lo stato dei lavori.

Ha risposto a entrambe il vicesindaco Gian Francesco Menani. Ho incontrato i cittadini e promesso diversi interventi perché la situazione, lasciata andare per anni, non peggiori ulteriormente.

Abbiamo realizzato un attraversamento in sicurezza verso l’Esselunga. C’è un sottopassaggio che porta al centro commerciale che dà problemi di sicurezza e ordine pubblico: realizzeremo un passaggio alternativo e il sottopasso lo chiuderemo con due cancelli, le cui chiavi saranno custodite da volontari del quartiere già disponibili. Creeremo una viabilità organizzata, con dossi di velocità e fioriere a rendere il percorso più tortuoso e meno adatto alle grandi velocità. Riorganizzeremo la sosta. Per quanto riguarda la ferrovia, la rete verrà installata una volta risolto un problema tecnico relativo alla presenza ravvicinata di un cavo dell’alta tensione. Le barriere antirumore invece, essendo i livelli massimi di rumorosità rilevati sull’intera linea (non solo a Sassuolo) entro i limiti di legge, non verranno installate dalla fer, gestore della linea e quindi per ora non ci saranno.

Il problema dei negozi destinati a residenza lo conosciamo, sono già 18 casi sui una quarantina. Si tratta di situazioni inaccettabili, che diventano monolocali sovraffollati ma con gli attuali strumenti urbanistici non c’è rimedio, basta una Dia per essere autorizzati,. Interverremo direttamente sul Rue per rimediare.

Annamaria Anselmi si è dichiarata soddisfatta della risposta.

Franca Cerverizzo ha preso atto dell’interessamento dell’assessore e dei cambiamenti già notati, rilevando però solo una parziale soddisfazione a causa del problema relativo alla rumorosità della ferrovia, non risolto.

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Al punto successivo il consigliere Davide Ricci ha interrogato la giunta a proposito della convenzione del Comune con le associazioni Auser e Anteas rivolte agli anziani, convenzione che l’amministrazione ha rivisto con riduzione dei contributi 2009 e annullamento per il 2010. Si tratta di due associazioni, ha spiegato Ricci, che svolgono una funzione importante per gli anziani del territorio, in particolare promuovendo gite e soggiorni. Chiedo il perché della revoca dei contributi, che può avvenire solo a causa di inadempienze e quindi quali siano state. Inoltre chiedo come l’amministrazione riempirà il vuoto lasciato da questo annullamento.

Ha risposto l’assessore ai servizi sociali Giorgio Barbieri: lo schema di convenzione, ha spiegato, non è mai stato sottoscritto e per questo è stato rivisto per il 2009 e semplicemente non promosso nel 2010 in quanto non c’era nessun atto firmato. Per il 2009 comunque è stata corrisposta alle associazioni la metà del contributo stabilito e i fondi restanti sono andati all’Assde (sostegno demenze), Anffas per attività con bambini disabili, Unitalsi per il capodanno insieme. Manca ancora parte della documentazione richiesta a suo tempo dall’associazione, mancanza che poteva comportare la cessazione totale, invece abbiamo voluto dare comunque la metà del contributo. Per il futuro stiamo già elaborando nuove soluzioni, che includeranno anche il bonus vacanze previsto dal governo, che consente soggiorni con sconti importanti presso molte località e strutture. Abbiamo un progetto complessivo rivolto agli anziani che coinvolgerà molti soggetti operanti nel settore.

Davide Ricci si è dichiarato insoddisfatto. Può darsi, ha detto, che ci fossero mancanze nell’iter di convenzione, ma il Comune ha preso un impegno e richiesto un servizio. Non vedo gravi inadempienze e resto non del tutto soddisfatto della risposta, anche perché mi preoccupa il vuoto lasciato da questa azione.

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Al punto successivo Annamaria Anselmi, della lista civica Per Sassuolo, ha chiesto lumi sull’assenza delle bacheche per esposizione dei quotidiani, rimosse da piazza Garibaldi circa tre anni fa. I cittadini hanno manifestato in diverse occasioni, ha spiegato, l’esigenza di riaverle e credo che l’informazione, anche politica, garantita da questi strumenti fosse importante.

Ha risposto il sindaco Luca Caselli ammettendo l’importanza delle bacheche, che erano molto utilizzate. E’ vero però, ha spiegato, che oggi piazza Garibaldi non è più il luogo adatto. Anche in passato c’era un certo disordine estetico anche a causa di queste bacheche. Stabilito quindi che sono utili e importanti credo ci si dovrà riunire in forma il più possibile estesa, includendo tutti i soggetti interessati, per stabilire dove posizionarle, quante prevederne e per chi. Spero in un lavoro condiviso da tutti.

Annamaria Anselmi si è dichiarata soddisfatta.

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Dopo l’appello da parte del segretario comunale si è passati alla discussione degli ordini del giorno.

Il primo, presentato dalla giunta comunale, impegnava il Comune di Sassuolo a richiedere al governo, tramite l’Osservatorio regionale dell’agenzia delle entrate, la temporanea sospensione degli studi di settore per il comprensorio, fortemente colpito dalla crisi. Si tratta, ha spiegato il sindaco, di un odg già approvato a Fiorano, Formigine, Maranello, promosso da diverse associazioni di categoria, che riteniamo giusto condividere in questo difficile momento economico.

Massimo Benedetti del Pdl ha sottolineato come il nostro tessuto economico sia composto da imprese prevalentemente piccole, con meno di dieci dipendenti. In periodi di crisi così forte e con repentini cali del fatturato non è possibile per aziende come queste ridurre in modo corrispondente i costi, specialmente quello del lavoro. Gli studi di settore, che sono processi statistici applicati appunto ai costi, finiscono quindi per essere fortemente penalizzanti. Bene ha fatto la giunta a chiedere questo provvedimento, facendo sentire per una volta le piccole imprese parte effettiva del tessuto economico locale, al pari delle grandi che ottengono molta più visibilità e attenzione.

Sandro Morini del Pd si è detto d’accordo sull’impostazione. E’ giusto chiedere al governo maggiore attenzione per una realtà come questa delle piccole imprese che è praticamente priva di ogni tipo di copertura contro la crisi. L’amministrazione qualche strumento di intervento diretto ce l’ha, come per esempio il fondo per i consorzi fidi.

Ci piacerebbe, ha aggiunto Morini, anche una discussione e una presa di posizione vera e senza ipocrisie sul Tecnopolo, che a nostro parere può ancora essere un’importante incubatrice di nuova impresa in grado di affrontare nuovi mercati. Oggi noi approviamo questo ordine del giorno presentato dalla giunta e auspichiamo di riscontrare analoga disponibilità in una futura discussione sul Tecnopolo.

Giuseppe Megale del Pd ha sottolineato la necessità di un’assunzione di responsabilità più netta da parte della giunta, in quanto, ha detto, il colore del governo nazionale è lo stesso e vedo una contraddizione nella necessità di questa amministrazione di chiedere al governo della sua parte politica un atto del genere attraverso un ordine del giorno. Mi pare un altro tassello di una politica finora fatta tutta di annunci senza sostanza.

Stefano Bargi della Lega Nord ha manifestato il suo apprezzamento per l’ordine del giorno e l’iniziativa. I dati che escono dagli studi di settore, ha detto, risultano già pesanti dal punto di vista fiscale per le imprese in situazioni normali, in questa crisi rischiano di essere insostenibili.

Ugo Liberi del Pdl si è associato alla proposta, sottolineando che gli studi di settore oggi sono un anacronismo.

L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale.

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Gli ordini del giorno 10 e 11, entrambi dedicati, uno da parte dell’intera maggioranza, l’altro da parte del Pd, alla solidarietà per il presidente del consiglio Silvio Berlusconi dopo l’aggressione subita a Milano al termine di un comizio lo scorso 13 dicembre 2009, sono stati discussi insieme.

Ugo Liberi per il Pdl ha parlato di atto inqualificabile e inconcepibile in democrazia. Liberi ha anche proposto un emendamento alla stesura iniziale dell’odg, eliminando un passo in nome di un rinnovato e migliore clima politico. Ha auspicato ampia condivisione della solidarietà al presidente del consiglio.

Antonio Caselli per il Pd ha invitato il sindaco a fare pervenire piena solidarietà a Berlusconi e ferma condanna dell’episodio. Il Pd sostiene e difende l’istituzione democratica a prescindere da chi la guida, ha detto, proponendo a sua volta un emendamento che portasse alla presentazione di due ordini del giorno entrambi condivisi dalla parte più ampia possibile dell’assemblea.

Gli ordini del giorno già emendati sono stati posti on votazione e approvati entrambi all’unanimità.

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Al punto successivo Susanna Bonettini del Pd ha promosso un ordine del giorno dedicato all’eliminazione del quotidiano La Repubblica dalla disponibilità dei giornali presso la biblioteca comunale. Non c’è stata alcuna comunicazione in nessuna sede per questa azione, ha spiegato, ma il fatto è emerso dalla segnalazione spontanea di molti cittadini. I criteri di scelta adottati finora si basavano sulla tiratura e sulla preferenza per i giornali statisticamente più letti. Repubblica inoltre ha un consistente inserto regionale. Le dichiarazioni sul motivo del ritiro del giornale sono parse da subito contradditorie. Prima si è parlato di motivi economici, ma poi si è appreso che erano state introdotte altre due testate, con un aggravio di spesa. Quindi più sinceramente il sindaco Caselli ha ammesso che il quotidiano non era di suo gradimento. Il diritto dei cittadini all’informazione, come incluso nel manifesto delle biblioteche pubbliche, ha concluso Susanna Bonettini, chiedendo l’impegno della giunta alla reintroduzione di Repubblica in biblioteca, non deve essere soggetto a nessun tipo di censura ideologica o di altro tipo.

Era legittimo inserire altri quotidiani, ma nessuno ha capito il perché dell’eliminazione. Abbiamo poi appreso, sempre dalla stampa, che il sindaco ha deciso di confermare La Repubblica pagando di tasca sua, modalità che non condividiamo.

Stefano Bargi della lega Nord ha proposto, visto che l’incidente è rientrato con la decisione del sindaco di reintrodurre Repubblica, di emendare la parte finale dell’ordine del giorno del Pd per arrivare a una stesura condivisa in cui si riconoscesse la necessità di discutere insieme in una sede apposita le eventuali modifiche alla lista dei quotidiani disponibili presso la biblioteca, secondo equilibri politici, di bilancio, di gradimento.

Maria Savigni del Pd ha discusso la modalità con cui il sindaco ha riportato La Repubblica in biblioteca. Mi chiedo prima di tutto in che sede è stata presa una decisione che appare evidentemente partitica e mi pare un tentativo di imporre un modello culturale univoco. Aggiungere informazione è sempre ben accetto, togliere invece è un atto di censura. Chiedo che Repubblica sia riportata in biblioteca attraverso i normali canali istituzionali e un impegno di bilancio. Non siamo figli del sindaco e non ci interessa la paghetta. La scelta deve essere istituzionale e la soluzione trovata con fondi pubblici.

Il consigliere Andrea Lombardi del Pd ha ribadito l’illogicità della scelta. Se Repubblica è stata tolta per i contenuti, ha detto, si tratta di censura, mentre averla in biblioteca è un diritto e non una concessione. Mi chiedo se arriveremo a togliere i libri non graditi. E non mi trova d’accordo neanche la creazione di una commissione che decida che cosa i sassolesi devono leggere secondo equilibri partitici.

Biagio Antonio Santomauro del Pdl ha sottolineato che negli anni passati in biblioteca si trovavano solo i giornali graditi a una parte politica e confermato la sua preferenza per la decisione in una commissione apposita.

E’ intervenuto anche il sindaco Luca Caselli. La Repubblica, ha detto, è di nuovo presente in biblioteca. Pagando di tasca mia non intendevo fare spacconate ma rimediare a un errore mettendoci come sempre la faccia, oltre a risolvere un problema esistente di bilancio. Io ho sbagliato per dieci giorni ma c’è chi ha sbagliato per vent’anni non ammettendo in questo luogo giornali di parte politica non gradita. Credo che sia giusto prevedere un dibattito in merito in commissione cultura.

Antonio Caselli del Pd si è detto perplesso. Il criterio di scelta è sempre stato quello delle tirature e in ogni caso non è possibile far finta di niente se una decisione del genere viene presa in modo non ufficiale, fuori da qualunque sede e senza alcun tipo di atto pubblico. E’ un modo di procedere che non può essere condivisibile e che appare davvero superficiale.

Ugo Liberi del Pdl ha dichiarato la sua disponibilità a reintrodurre Repubblica e ha chiesto di approvare l’emendamento proposto da Bargi in modo da accordarsi su un confronto allargato che disponga quali testate rendere disponibili.

Giuseppe Megale del Pd ha sottolineato che non si tratta di ricevere elemosina ma diritti. Non so che farmene, ha detto, del regalo del sindaco, mentre apprezzo l’ammissione dell’errore.

Davide Ricci del Pd ha sottolineato che un criterio di selezione logico era presente e si basava sulle tirature. Inoltre ha evidenziato che, a differenza di quanto sostenuto, le segnalazioni sono state molte e si è arrivati alla creazione di petizioni e gruppi a favore del quotidiano, composti anche da persone non schierate politicamente.

Sonia Pistoni del Pd ha chiesto di rivedere il bilancio, dicendosi sicura che non è possibile che un bilancio comunale non possa permettersi l’abbonamento a un quotidiano. Rimettere Repubblica con le modalità istituzionali è la soluzione migliore a tutela della trasparenza della decisione.

Francesco Battani del Pdl ha chiesto di stemperare le polemiche. Sono d’accordo su una commissione che decida in modo plurale le scelte da fare. Ho apprezzato l’ammissione dell’errore da parte del sindaco.

Franca Cerverizzo, lista Sassuolo con Pattuzzi ha detto credo nella buona fede del sindaco, ma per rimediare a un errore non c’è bisogno di pubblicizzare la propria azione come ha fatto. Bastava porre rimedio.

Sandro Morini si è detto dubbioso sulla proposta di emendamento della Lega. Non credo che sia giusto politicizzare ogni aspetto della vita cittadina. I cittadini non possono essere soggetti anche in questo caso alle scelte dei partiti.

Gian Francesco Menani, vicesindaco, ha sottolineato che la politica della giunta sui quotidiani è complessiva. Abbiamo ridotto gli acquisti anche all’Ufficio tecnico e presso il gabinetto del sindaco, con risparmi di 1500 euro l’anno.

Il consigliere della lega Andrea Gandini ha preso la parola per sottolineare come l’emendamento della lega volesse solo garantire la pluralità dell’informazione e non politicizzare la scelta.

Prima che il presidente del consiglio comunale Rubino desse lettura dell’emendamento della lega per metterlo ai voti, il Pd ha deciso di ritirare l’ordine del giorno per riportare il confronto in commissione.

Non si è quindi andati alla votazione.

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Il punto successivo riguardava un altro ordine del giorno proposto da Susanna Bonettini del Pd e dedicato alla chiusura della sede del Comitato Parco Le Querce. Susanna Bonettini ha sottolineato l’importanza dei comitati di quartiere e di gestione dei parchi per il presidio e il decoro della città, ma ha anche ricordato quanto questa associazione, regolarmente riconosciuta e registrata, ha fatto in questi anni per l’aggregazione, svolgendo nella sede attività ricreativa per i ragazzi. L’ordine del giorno impegna la giunta a reperire una nuova sede nella stessa zona. Le diverse chiusure, sospensioni di convenzioni che registriamo in questi giorni, ha concluso Susanna Bonettini, sembrano più un attacco al volontariato che la volontà, manifestata dalla giunta, di valorizzarlo.

L’assessore all’associazionismo Luca Cuoghi ha spiegato che la sede era di un privato, concessa temporaneamente in comodato gratuito. Ora il privato ha chiesto di riaverla. Per una delle associazioni al suo interno, Crea, che fa animazione e cultura senza legame diretto col luogo, si sta trovando una soluzione, per il Comitato del parco è più difficile perché la sede deve essere in quel luogo.

Davide Ricci del Pd ha ricordato che i comitati svolgono un ruolo molto importante e che in questo caso si era creato un importante interscambio anche con altre associazioni.

Francesco Battani del Pdl ha sottolineato l’importanza delle associazioni nella gestione dei parchi e nella riappropriazione degli spazi da parte della gente. Auspico una soluzione anche se rilevo, ha detto, che non c’è colpa dell’amministrazione nella scelta fatta dal privato.

Ugo Liberi del Pdl ha ribadito che ogni attività che presidia e anima il territorio è bene accetta,. Non c’è preclusione alla ricerca di una nuova sede, compatibilmente con le disponibilità economiche. Ha però sottolineato di non ritenere meritevole del voto l’ordine del giorno del Pd.

Giuseppe Megale del Pd si è detto sicuro della buona fede dell’assessore Cuoghi e del fatto che troverà una nuova collocazione.

Annamaria Anselmi della lista civica Per Sassuolo si è detta d’accordo sul valore dell’associazionismo, ma non sulla premessa dell’ordine del giorno che parla della presenza e dei doveri della Polizia municipale, che mi sembra quanto mai presente e attiva in questi mesi.

Susanna Bonettini ha ripreso la parola per sottolineare la mancanza di volontà a suo parere, da parte dell’amministrazione nella ricerca di una sede. Nella zona ci sono tanti negozi vuoti, ha detto, e a pagamento un luogo si troverebbe. Bisogna vedere se il Comune intende investire realmente sull’associazionismo e mi pare che non sia così.

L’ordine del giorno è stato messo ai voti. Prima della votazione sono usciti dall’aula i consiglieri del Pdl Battani e Santomauro.

L’ordine del giorno ha ricevuto i voti favorevoli del Pd e della Lista Sassuolo con Pattuzzi.

Contrari Pdl, lega e Lista civica per Sassuolo. L’ordine del giorno non è stato approvato.

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Vista l’ora tarda è stato rinviato l’ultimo punto in elenco, che riguardava un ordine del giorno a proposito della vicenda del Circolo Fassbinder.

Subito prima che la seduta fosse tolta, la consigliera Giulia Pigoni del Pd ha chiesto un saluto e un ringraziamento per il consigliere ed ex sindaco Graziano Pattuzzi, che ha annunciato le sue dimissioni dal consiglio comunale di Sassuolo.

(Resoconto a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Sassuolo)

















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