E’ chiaro che nessuno può pensare che Prodi non sarebbe una candidatura fortissima e gradita da tutti, dopodichè Prodi, dopo l’esperienza di governo, ha fatto le sue scelte di vita e quindi noi assolutamente rispetteremo le sue decisioni”. Lo ha detto il segretario nazionale del Pd, Pierluigi Bersani, arrivando a Bologna per il direttivo provinciale del partito.
A proposito della mancanza di una richiesta formale del Pd a Prodi di candidarsi, Bersani ha detto: “Non c’è bisogno di inviti ufficiali in questi casi. Ho già detto che è evidente a chiunque che questa sarebbe una candidatura graditissima; dopodichè, ripeto, Prodi non è che non sta facendo niente”. Alla domanda se a questo punto il discorso di una candidatura-Prodi debba ritenersi chiuso, Bersani ha risposto: “Non lo so, questo. E’ un discorso che va lasciato alla responsabilità di Prodi, che noi rispetteremo comunque”.
Bersani, sollecita il governo affinchè prenda provvedimenti per la città, rimasta senza sindaco dopo le dimissioni di Flavio Delbono. In particolare, Bersani ha definito “assolutamente accettabile” la data del 28-29 marzo per le elezioni amministrative che sarebbero, dunque, accorpate a quelle regionali. “Bologna ha il suo bilancio – ha spiegato il leader del Pd – abbiamo detto che siamo pronti a votare i prima possibile, quindi compreso l’appuntamento da abbinare alle regionali. Il governo è ora che prenda le sue decisioni e noi ci predisporremo ad affrontare la situazione con le nostre proposte e in tempi rapidissimi”. Nel corso del direttivo di stasera del Pd sarà anche studiato il percorso attraverso il quale verrà indicato il candidato sindaco di Bologna: “Devono essere ovviamente i bolognesi a scegliere il loro sindaco – ha spiegato Bersani a tal proposito – e deve essere il Partito Democratico e la coalizione ad avanzare un metodo per scegliere la candidatura”.
