“La denuncia della ragazza diciottenne di origini marocchine riguardo alle violenze subite dal padre suscita allarme e sconcerto. Non esiste compromesso culturale che possa stare al di sotto di principi essenziali quali la libertà della donna e l’inviolabilità della persona. Le nostre istituzioni garantiscono la piena libertà e il diritto all’autodeterminazione di ciascun individuo”. Così Davide Baruffi, segretario provinciale del PD in merito alla vicenda della ragazza di origini marocchine che ha denunciato il padre per stalking.
“Ciò detto, va evidenziato come, statistiche alla mano, la violenza sulle donne sia purtroppo un fenomeno largamente italiano, ‘occidentale’: le donne subiscono violenza, anzitutto tra le mura domestiche, da mariti o padri o stretti conoscenti italiani: e la legge sullo stalking unanimemente voluta da tutte le forze politiche mira appunto a contrastare fenomeni diffusi di violenza.
Alla base di questi eventi ci sono comportamenti e atti che violano la legge e pertanto debbono essere severamente puniti. In questo senso trovo inappropriato parlare di precetti religiosi e morali incompatibili con la nostra Costituzione come fa l’on. Bertolini. Lo stesso dicasi per il consigliere Aimi che chiede di ‘rispettare’ la nostra cultura. Noi chiediamo piuttosto il rispetto della legge. Lo pretendiamo da tutti, senza distinzione religiosa o culturale”.