Nella serata di ieri i carabinieri della stazione di Formigine e quelli di Sassuolo hanno arrestato in flagranza di reato U.M., 34enne residente a Sassuolo, pregiudicato, disoccupato, poiché resosi responsabile di tentata estorsione nei confronti del gestore di una stazione di servizio IP di Formigine.
Qualche giorno fa, U.M., parzialmente travisato da cappellino di lana e sciarpa, si era presentato, all’incirca all’orario di chiusura, presso il distributore di benzina e individuato il titolare si è rivolto a questi dicendo in maniera sibillina, ma decisa, che doveva “pagare il 30%”, cioè versare il giorno seguente la somma di “50.000 euro in contanti, altrimenti…” e, smettendo di parlare, ha aperto la giacca e mostrando una pistola infilata tra i pantaloni. Poco dopo il gestore si è presentato presso il Comando Arma di Formigine dove ha sporto denuncia dell’accaduto, ricevendo indicazioni su come comportarsi e cosa dire quando fosse stato nuovamente avvicinato o contattato dall’estorsore.
L’altro ieri, mentre stava rincasando, il gestore è stato fermato da U.M. che, puntandogli una pistola al fianco gli ha intimato di salire a bordo della propria autovettura che poco prima aveva parcheggiato nel cortile della propria abitazione a cui si accede tramite un cancello automatizzato. Qui l’estorsore gli ha ribadito di stare attento e di non fare il furbo perché era tenuto sotto controllo – anche con microspie poste all’interno dell’autovettura e dell’abitazione – ed è tornato ad intimargli di consegnare la somma richiesta alle 18,00 del giorno seguente all’interno di un cassonetto di via Treves.
Ieri sera la vittima -‘d’accordo con i carabinieri – ha deposto il pacco con i soldi nel luogo stabilito, ove ad attendere vi erano i militari di Formigine e quelli di Sassuolo. U.M. si è presentato poco dopo a bordo di una autovettura Toyota “Aygo” di colore rosso, con le targhe parzialmente coperte con del nastro adesivo nero. Qualche giro per controllare che la zona fosse sicura, dopodiché si è fermato, è sceso dal veicolo e, sporgendosi all’interno del cassonetto, ha recuperato il plico confezionato secondo le indicazioni dallo stesso, date in modo da poterlo facilmente riconoscere.
In questo frangente sono entrati in azione i Carabinieri che in borghese controllavano a distanza tutta la zona. All’uomo, ancora con il pacco in mano, è stato intimato l’alt, ma questi, anziché desistere, ha avviato l’autovettura ed a forte velocità si è lanciato lungo la via Treves. A metà strada, dopo avere percorso circa 50 metri, si è però trovato di fronte una autovettura dell’Arma che gli ha sbarrato la strada e contro cui, in un disperato quanto vano tentativo di aprirsi un varco, ha finito la corsa urtandola frontalmente.
Raggiunto dai militari, ancora all’interno dell’abitacolo, è stato bloccato, ammanettato, accompagnato in caserma e dichiarato in stato di arresto. Nell’impatto sia i Carabinieri che il U.M. hanno riportato lievissime contusioni. Titolare dell’inchiesta il dott. Tibis.