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Modena: troppa competizione tra “tribù”: ridistribuiamo il lavoro

«Ci sono state intere generazioni che hanno combattuto i poteri del loro tempo con una forte dose di generosità ma che poi con il passare del tempo sono diventate esse stesse fattori di conservazione e conseguentemente di ingiustizia. Queste generazioni hanno in comune il fatto che una volta raggiunto il potere si sono organizzate in tribù, più o meno numerose, che hanno gestito il potere conquistato esclusivamente per i propri fini; col passare degli anni i fini si sono modificati rispetto a quelli iniziali di costruire un’Italia migliore pur “rimanendo fedeli a se stessi”. Si è passati dalla lotta di classe, al conflitto tra ceti, alla guerra tra caste e alla attuale competizione fra tribù».

Questa è l’analisi a cui si arriva, al termine di un’inchiesta condotta dal Centro culturale Francesco Luigi Ferrari di Modena e la redazione di Note Modenesi. Dopo aver verificato, attraverso ricerche, interviste, approfondimenti contenuti nell’ultimo numero del periodico – in distribuzione in questi giorni dal titolo “Ribellarsi non è più di moda?” – dal Centro Ferrari arriva una proposta, ancora nel pieno della crisi economica: la ridistribuzione del lavoro.

«Il potere e la sua pervasività di alcune tribù presenti anche a Modena – spiega il presidente del Centro culturale Francesco Luigi Ferrari, Gianpietro Cavazza – rendono statica l’attuale società. E non è solo una questione politica o culturale ma anche economica. Qualcuno sembra ribellarsi a tale situazione ma senza costrutto. Le manifestazioni di piazza contro qualcosa o qualcuno sono inefficaci perché sono senza amore. Le manifestazioni rivendicative, urlate sortiscono effetti uguali e contrari di contro rivendicazione. Molto meglio quelle iniziative che hanno alla base un gesto di solidarietà ad esempio tra chi ha un lavoro e chi non ce l’ha o lo sta perdendo».

«Perché – si chiede il presidente – nell’attuale crisi economica, senza nulla togliere agli interventi in atto, non si condivide il lavoro tra lavoratori del pubblico impiego e quelli dei settori in crisi? Se la situazione non cambia per i poveri, per i disoccupati, per i minori sfruttati e abbandonati, per le donne mercificate, è perché la loro situazione nonché la loro protesta e ribellione non fa opinione, cultura, ma anche perché le tribù impongono il loro potere e non hanno nessuna intenzione di farselo togliere».

Diversi i temi trattati nell’ultimo numero di Note Modenesi. In un confronto con Erik Gandini, regista del film documentario “Videocracy-Basta apparire” emerge il potere della televisione di influenzare comportamenti e scelte degli italiani che si focalizza in particolare sull’impero mediatico di Silvio Berlusconi. Così come emerge la necessità di riscoprire e valorizzare la figura femminile, attualmente banalizzata, come ricordano Giovanna Cosenza, Loredana Lipperini e Lorella Zanardo.

Il Centro Ferrari ha cercato poi di descrivere l’impegno dei sindacati per rimettere al centro la dignità dei lavoratori, soprattutto in un momento di crisi economica come quello attuale, e il ruolo del volontariato e del pubblico nei confronti delle famiglie in difficoltà, degli stranieri e dei poveri. I redattori del periodico propongono poi un “viaggio” alla scoperta dei luoghi in cui i giovani spendono il proprio tempo e della presenza sociale dei laici credenti modenesi. Il responsabile della Pastorale Sociale e del lavoro della diocesi di Forlì, don Franco Appi, propone quindi una riflessione sull’ultima enciclica di Benedetto XVI “Caritas in veritate” e sulle nuove opportunità per i cattolici.

Per il sociologo dell’università di Bologna, Riccardo Prandini, anche a Modena «nessuno si ribella, perché i luoghi del potere (politico, economico, mass-mediatico, sindacale, ecclesiale e culturale…) si sono chiusi “a riccio”. Hanno creato barriere di ingresso fortemente escludenti che interrompono sul nascere ogni forma di protesta e permettono una sola forma di vera critica: l’exit, l’andarsene, fare la valigia e cercare nuovi lidi».

















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