Da lunedì 15 febbraio la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna inizierà le valutazioni per definire metodo e tempi di rimozione dei ritrovamenti archeologici di epoca romana dal cantiere del Novi Park. L’autorizzazione allo spostamento di tali reperti, che saranno oggetto di ulteriori fasi di studio in laboratorio e verranno temporaneamente depositati in un archivio, è giunta lo scorso 9 febbraio 2010 dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici. Consentirà alla Modena Parcheggi spa, società vincitrice del bando per la progettazione, costruzione e amministrazione del parcheggio interrato, e per la gestione della sosta su strada, di continuare i lavori avviati nel luglio 2009, con il completamento degli scavi della prima metà del parcheggio sotto la supervisione degli archeologi. A seguito di questa fase partirà lo scavo sulla restante porzione dell’area e, in parallelo, proseguiranno i lavori di realizzazione del parcheggio nelle aree già liberate dai reperti.
E’ questo l’iter definito dalla bozza di “Protocollo di intesa per la disciplina delle modalità e dei tempi di scavo e valorizzazione dei reperti archeologici rinvenuti nel cantiere del parcheggio Novi Sad” definita da Comune di Modena, Modena Parcheggi spa, Soprintendenza regionale e Direzione regionale dei Beni Culturali al fine di stabilire i compiti e gli impegni dei diversi soggetti per la valorizzazione dei ritrovamenti. Questo percorso condiviso è il risultato di una collaborazione che ha preso il via sin dall’apertura del cantiere e che ha visto un confronto costante tra i vari soggetti interessati. Già dai primi ritrovamenti (settembre 2009), le attività del cantiere sono state affiancate da quelle di studio da parte di archeologi, il cui numero è progressivamente cresciuto fino a diventare oggi una equipe di circa 30 studiosi. E’ cambiato, quindi, l’approccio produttivo del cantiere e di conseguenza la velocità di avanzamento dei lavori, senza tuttavia trascurare l’obiettivo di ridurre al minimo le fasi di rallentamento delle attività.
Compatibilmente con la durata dei nuovi scavi, variabile a seconda dell’entità dei reperti individuati, l’obiettivo rimane quello di completare entro la fine del 2011 l’opera di realizzazione del parcheggio interrato, comprensiva della sistemazione del parco in superficie, risultato del progetto di valorizzazione archeologica. E’ prevista, inoltre, l’installazione di nuovi impianti di illuminazione e videosorveglianza, che renderanno l’area accessibile e sicura nell’arco dell’intera giornata.