La Direzione di Legacoop, nella sua ultima riunione, ha discusso della situazione economica e sociale della montagna reggiana. Sentita la relazione del coordinatore della montagna Sergio Fiorini, la Direzione ha approvato un programma che vuole essere un contributo allo sviluppo dell’Appennino. “Per dare un peso importante alla nostra proposta – spiega il presidente di Legacoop Ildo Cigarini – abbiamo voluto discuterne con la Direzione. D’altra parte il ruolo della cooperazione in montagna è fondamentale. La cooperazione è la forma di impresa di gran lunga più rappresentata nell’ambito dell’Appennino Reggiano, produce la parte relativamente più importante del Pil, è superiore alle altre forme di impresa per numero di soci imprenditori e di lavoratori occupati in tutti i settori della produzione e dei servizi. Solo per quanto riguarda le cooperative associate a Legacoop che hanno sede o operano nei comuni della montagna reggiana, abbiamo 620 occupati e 8.357 soci, per un fatturato di quasi 82 milioni di euro. Le nostre cooperative con sede in montagna sono 29, e altre 15 operano nello stesso territorio. Va poi rilevato – aggiunge Cigarini – che delle cooperative di Legacoop, che pure risentono, come tutte, della crisi economica, nessuna ha dovuto cessare l’attività e neppure ricorrere a riduzioni di organici ed a ammortizzatori sociali. Inoltre la cooperazione sta dando da tempo risposte alle istanze di presidio dei servizi alla persona in aree particolarmente deboli e per tipologie non redditizie. Sul nostro programma – conclude Cigarini – chiederemo un confronto con le amministrazioni competenti e con il Parco Nazionale, anche per definire intese e iniziative comuni”.
Legacoop propone oggi un programma di lavoro per favorire il consolidamento e lo sviluppo delle cooperative operanti sul territorio montano e per creare nuova impresa. “Una prima azione su cui puntiamo – spiega Sergio Fiorini – è la promozione cooperativa, per cogliere ed interpretare le opportunità di sviluppo economico legate al territorio. Abbiamo in piedi un progetto di promozione e assistenza alle nuove cooperative, che ha il finanziamento anche della Camera di Commercio, che avrà una sezione dedicata appositamente alla montagna”. Verrà inoltre assicurato il tutoraggio delle iniziative imprenditoriali da parte di Legacoop e del sistema delle cooperative aderenti, con il contributo di professionalità di elevato livello ed esperienza.
“Sta poi partendo – aggiunge il responsabile del settore agroalimentare Luigi Tamburini – un progetto per le filiere corte nel comparto agroalimentare, centrato sulla qualificazione del territorio per l’offerta dei prodotti di qualità, Parmigiano Reggiano in particolare, con il marketing e la qualificazione commerciale del prodotto di montagna, sulla valorizzazione delle produzioni minori della filiera e sulla presenza qualificata dei prodotti nella rete distributiva cooperativa al di fuori del territorio. Siamo anche in prima fila per rilanciare il progetto ‘Latterie d’Appennino’ per il marketing specifico del formaggio di montagna, per la valorizzazione dei caseifici, della loro funzione sul territorio per la difesa di un paesaggio unico ed il mantenimento della biodiversità di questo ambiente.”
Sul fronte del marketing turistico sarà da attuare un progetto di sviluppo del turismo di comunità e sostenere l’associazionismo tra gli operatori e in particolare il nuovo Club di Prodotto, contribuendo al superamento della frammentazione dei soggetti di promo commercializzazione e della sovrapposizione delle competenze.
“Per quanto riguarda il consolidamento delle imprese, e per il loro sostegno finanziario – spiega il direttore di Legacoop Francesco Malpeli – metteremo in rete gli strumenti finanziari del sistema Legacoop. Stiamo anche predisponendo un progetto per il territorio, che riguarda la difesa e la manutenzione del suolo, i percorsi e gli itinerari, le energie rinnovabili. Vogliamo condividerlo con le istituzioni interessate (enti locali, Regione, Parco Nazionale e Bonifiche) per ottenere sinergie ed attivare nuovi flussi di risorse sul territorio. Proponiamo poi un patto tra le istituzioni e le imprese per sviluppare la rete a sostegno della socialità e della solidarietà con particolare riguardo alle fasce più sensibili (giovani, famiglie, anziani) ed alle aree più fragili”.
Legacoop intende poi impegnarsi nella progettazione di un intervento cooperativo nei confronti degli emigrati dall’Appennino verso destinazioni nazionali ed internazionali, collegandosi con il progetto “Parco nel Mondo” e sviluppando azioni continuative nei campi della promozione culturale, della solidarietà sociale e della piccola impresa.
“Riteniamo importante – conclude il presidente Cigarini – costruire questo programma di promozione, sviluppo e consolidamento insieme alle organizzazioni di Legacoop delle altre province e regioni coinvolte nell’ambito del Parco Nazionale. E’ nostra intenzione confrontarci non solo con le amministrazioni pubbliche e il Parco Nazionale, ma anche con le altre componenti del mondo imprenditoriale: oggi più che mai è importante fare un gioco di squadra.”