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‘Mai soli’: al via un progetto dell’Azienda Usl di Bologna

Nuovi strumenti di semplificazione organizzativa per rendere più efficace il percorso di continuità assistenziale ospedali-territorio per le persone colpite da neoplasie. E’ l’obiettivo del progetto dell’Azienda USL di Bologna “Mai Soli: mantenere la continuità terapeutica e assistenziale nel rapporto ospedali – territorio”, cofinanziato da Coop Reno. Il progetto prevede, tra l’altro, la creazione di un data base delle attività della Rete delle Cure Palliative per documentare sistematicamente i bisogni assistenziali e adeguare ad essi l’offerta di servizi.

Alla presentazione del progetto, avvenuta oggi, 16 febbraio, nella prestigiosa cornice settecentesca del Teatro di Villa Mazzacorati, sono intervenuti Giuliano Barigazzi, Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Bologna, Luciano Landi, Presidente del Consiglio di Gestione di Coop Reno, Doriana Ballotti, Responsabile area welfare di Lega Coop Bologna, Danila Valenti, Responsabile della Rete delle Cure Palliative della Azienda Usl di Bologna, Francesco Ripa di Meana, Direttore Generale della Azienda Usl di Bologna.

La Coop. Reno ha cofinanziato il progetto dell’Azienda USL di Bologna, con una donazione di 20 mila euro, somma equivalente alla valorizzazione economica dei punti non utilizzati dagli oltre 64 mila soci sulle carte “Socio Coop”.

“Questo è solo un piccolo esempio di come la Cooperativa, con continuità e determinazione, sia impegnata socialmente nei territori nei quali è presente” ha dichiarato Luciano Landi, Presidente del Consiglio di Gestione di Coop Reno. “Ogni anno, infatti, investiamo in attività sociali nei Comuni dove operano i nostri 35 supermercati, restituendo al territorio, in questo modo parte, dell’utile della nostra gestione”.

La continuità assistenziale tra ospedali e territorio è indispensabile in ogni fase della malattia, dalla diagnosi alla cura sino al pieno recupero, quando possibile, e per garantire qualità della vita, soprattutto nelle fasi avanzate e quando, invece, non c’è alcuna possibilità di guarire.

“Accompagnare le persone nel percorso assistenziale” ha dichiarato Francesco Ripa di Meana, Direttore Generale della Azienda USL di Bologna “richiede strumenti organizzativi adeguati e l’integrazione fra tutti i professionisti coinvolti. Utilizzeremo questo contributo, del quale ringraziamo Coop Reno, per potenziare ulteriormente le azioni di miglioramento in cantiere. L’innovazione continua, a partire dalle eccellenze delle quali dispone un servizio sanitario come quello emiliano-romagnolo, come per esempio l’assistenza domiciliare oncologica, è per noi una sfida obbligata”.

Le Cure Palliative, definite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come la presa in carico globale (care) nella fase avanzata della malattia, tanto dei malati che dei loro familiari, hanno l’obiettivo di garantire la qualità della vita attraverso il controllo del dolore e degli altri sintomi, l’assistenza psicologica, sociale e spirituale.

La Rete delle Cure Palliative dell’Azienda Usl di Bologna, diretta da Danila Valenti, comprende e coordina le attività e i servizi garantiti dall’Assistenza Domiciliare Integrata della stessa Azienda, dai servizi domiciliari ANT (Associazione Nazionale Tumori), dall’Associazione Nelson Frigatti, dall’Hospice Fondazione M.T.C. Seràgnoli, dall’Hospice dell’Ospedale Bellaria, dalle unità operative di Oncologia dell’Azienda USL, dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna e dell’Istituto Ortopedico Rizzoli. Una rete che garantisce una presa in carico globale, grazie alle competenze multidisciplinari dei diversi professionisti coinvolti: medici palliativisti, medici di famiglia, oncologi, terapisti del dolore, psicologi, infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali, operatori socio-sanitari.

Nel territorio dell’Azienda USL di Bologna, nel 2007, sono stati 2.835 i cittadini colpiti da neoplasia assistiti nella fase avanzata della malattia, sia dai servizi della Rete delle Cure Palliative, che direttamente dal Medico di Famiglia. In particolare, 1.672 di essi (il 59%) sono stati seguiti nell’ambito di un programma strutturato di assistenza domiciliare, mentre 679 (il 24%) sono stati accolti presso gli Hospice della Rete delle Cure Palliative (543 presso l’Hospice M.T.C. Seràgnoli, 136 presso l’Hospice dell’Ospedale Bellaria).

La Rete delle Cure Palliative è pienamente integrata nel Dipartimento Oncologico della Azienda USL di Bologna, costituito da servizi diagnostici e reparti clinici, medici e chirurgici, che collaborano tra loro secondo principi di integrazione multidisciplinare e appropriatezza delle cure. Obiettivo prioritario, garantire alle persone affette, o con sospetto di patologie neoplastiche, tutte le prestazioni diagnostiche e terapeutiche necessarie, perseguendo la qualità della assistenza in tutti i suoi aspetti e in ciascuna delle fasi evolutive della malattia. Il Dipartimento Oncologico si articola nelle unità operative di Anatomia Patologica, Chirurgia generale ad indirizzo oncologico, Chirurgia toracica, Endoscopia toracica, Oncologia, Psicologia Clinica Ospedaliera, Radioterapia, Senologia.

Nel 2008, il Dipartimento ha effettuato 2.884 ricoveri, 1.476 interventi chirurgici (prevalentemente tumori della mammella e del polmone), 29.426 accessi in Day Hospital. L’attività specialistica ha fatto registrare 10.280 prime visite, 16.698 visite di controllo, 41.760 mammografie, 17.780 trattamenti radioterapici, 65.486 prestazioni di anatomia patologica.

















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