“Ci vuole veramente la facciatosta del sottosegretario Giovanardi (e il candore della neofita Anna Maria Bernini, candidata in Regione) per parlare di sinistra del malaffare proprio nel momento in cui uno tsunami giudiziario investe la destra in tutta la Penisola, da Milano all’Aquila, da Roma alla Campania”. Risponde così il segretario provinciale del Pd Davide Baruffi alle dichiarazioni del sottosegretario Carlo Giovanardi sul “potere rosso”.
“In una sala di Palazzo Europa trasformata in Tribunale del popolo, l’eletta schiera del Pdl guidata dal sottosegretario tuona contro il sistema di potere organico nelle regioni rosse senza portare lo straccio di una prova. Il tutto mentre illustri rappresentanti del suo partito vanno in galera, stanno per entrarci o fanno di tutto per non andarci.
Qualche nome, tanto per limitarci agli ultimi casi: il consigliere comunale del Pdl Milko Pennisi, beccato mentre prendeva una mazzetta infilata nel pacchetto di sigarette; il senatore del Pdl Di Girolamo, inseguito da un mandato d’arresto perché eletto con i voti della ‘ndrangheta; l’onorevole Nicola Cosentino, coordinatore del Pdl in Campania, per il quale anche la Cassazione ha chiesto l’arresto per concorso esterno in associazione camorristica. E, su tutti, il presidente del Consiglio che aspetta l’ennesima prescrizione per farla franca anche nel processo a suo carico per corruzione.
Con questa gigantesca trave nell’occhio i paladini della destra vanno alla ricerca spasmodica di pagliuzze nell’occhio altrui e non trovano di meglio che parlare a vanvera del “caso Bologna” che invece dimostra la serietà di un sindaco che ha deciso di dimettersi benché solo indagato. Non mi pare che altrettanto accada a destra, per questioni ben più gravi.
Quindi rivolgiamo al sottosegretario Giovanardi un consiglio pacato: se ha delle prove si rivolga con fiducia ai magistrati che, come assicura il Presidente Napolitano, sono “impegnati con scrupolo e imparzialità nell’accertamento e nella sanzione di violazioni di legge”. In caso contrario taccia e pensi alle magagne di casa sua.
Alla signora Bernini, invece, un suggerimento: manca un mese al voto, se ha qualcosa da dire agli emiliano romagnoli in tema di lavoro, impresa, scuola e ambiente parli adesso o lasci perdere. Non puo’ davvero sperare di essere eletta sulla base di queste calunnie gratuite. Giovanardi, con certi argomenti, qui ha sempre perso. Cambi maestro”.