La Direzione provinciale del Lavoro di Modena nei primi due mesi di quest’anno ha ispezionato 400 aziende modenesi nei settori dell’edilizia, del tessile, dei pubblici esercizi ma anche dei trasporti e dell’agricoltura, trovando irregolarità in 241 di esse. I risultati sono stati abbastanza eclatanti se si pensa che per 475 lavoratori gli ispettori hanno rilevato rapporti di lavoro irregolari e di questi, ben 105 sono risultati completamente “in nero”.
Per questo sono stati adottati tra l’altro 18 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. Particolarmente significativa l’attività svolta nell’ultima settimana dagli ispettori del lavoro e dal nucleo Carabinieri della Direzione del Lavoro, dai Carabinieri del Comando territoriale e dall’Inail che, attraverso più accessi, in prevalenza notturni, in diversi settori e località della provincia hanno controllato 10 aziende operanti nel settore ceramico, nel tessile e nel biomedicale, gestite da imprenditori di etnia cinese, cosa che ha comportato la verifica di 91 lavoratori, con l’individuazione di ben 45 prestatori completamente ‘in nero’ e 8 clandestini.