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Ascom Bologna: l’impegno delle società sportive non deve essere solitario

Questa settimana siamo tutti felici. Hanno vinto il Bologna, la Virtus, la Fortitudo e la Gira. Nella Pallamano la United è tra le prime 8 squadre che a livello europeo si disputeranno la ‘Challenge cup’. La Zinella di pallavolo è al terzo posto nel campionato di A2.Le società sportive stanno quindi dimostrando con brillanti risultati conseguiti nei campionati maggiori l’impegno, la qualità e le potenzialità del mondo dello sport della nostra Provincia.

Oggi, però, come spesso constatiamo, non è facile gestire società sportive e fare quadrare i bilanci. Gli investimenti da attivare per essere competitivi sono rilevanti e poi ci sono i costi da sostenere per lo sviluppo dei settori giovanili che tanto fanno anche per dare ai ragazzi una prospettiva di educazione ai valori sportivi.

Non è facile fare gli ‘imprenditori sportivi’ eppure la passione per lo sport spinge tanti Presidenti ad andare avanti per coltivare quelle ambizioni sportive che tutti i tifosi desiderano. La passione non li fa desistere dal tentare di fare sempre meglio per avvicinare giovani alle discipline sportive, per insegnare loro come si sta insieme e come si fa squadra.

Questo impegno non può vedere come protagoniste solitarie le società sportive. E’ un impegno di cui si devono fare carico, più di quanto hanno fatto fino ad ora, anche le Amministrazioni locali promuovendo un dialogo con le realtà sportive per capire i problemi e cercare di risolverli insieme.

Se si considera lo sport come un valore sociale, un fattore educativo dei nostri ragazzi, un elemento distintivo del territorio quando le nostre squadre primeggiano nei campionati, allora le società sportive non possono essere considerate delle ‘semplici aziende’ che devono compiere le loro ‘scelte imprenditoriali’ in modo solitario. Le società sportive sono prima di tutto fattori aggreganti del territorio, espressione di socialità e di valori positivi per i giovani ed il loro fine è promuovere un modello educativo per i nostri giovani.

E allora, il coinvolgimento delle Amministrazioni Locali diventa fondamentale e non si può limitare a prevedere un assessore con delega allo sport. E’ necessario quindi i Comuni che attivino tavoli di confronto con le società sportive per individuare sponsor, costruire nuovi impianti sportivi, coinvolgere altre forze imprenditoriali e prevedere l’utilizzo di strutture sportive a tariffe agevolate per i settori giovanili.

Gli imprenditori sportivi di Bologna ci sono e hanno voglia di continuare ad esistere ma gli Enti Locali, commissariati o no, devono fare molto di più per sport e per non lasciarli soli.

(Giancarlo Tonelli, Direttore Generale Ascom Bologna)

















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