Aumentano le donazioni di sangue a Modena. Dopo il leggero calo del 2008 (-421 donazioni di aferesi pari al -0,82%), nel corso del 2009 il bilancio dell’associazione dei donatori è tornato a segnare risultati tutti positivi.
Al 31 dicembre 2009, infatti, sono state 34.858 le donazioni di sangue intero, +363 rispetto al 2008 pari all’1,05%; 17.439 le donazioni in aferesi (la tecnica particolare di prelievo con la quale è possibile sottrarre uno o più emocomponenti) +978 rispetto al 2008 pari al 5,94%; 52.297 le donazioni in totale, +1.341 pari al 2,63%.
Nelle zone in cui è suddiviso il territorio provinciale il dato delle donazioni è complessivamente positivo in 5 territori su 6 i quali fanno registrare un incremento rispetto alla raccolta dello scorso anno: Mirandola: +92 donazioni, pari allo 0,92%; Modena: +552 donazioni, pari al 3,34%; Sassuolo: +447 donazioni, pari al 4,55%; Pavullo: +236 prelievi, pari all’8,63%; Vignola: +106 prelievi, pari al 2,29%.
Il dato comune a tutte le zone è stato quello di mantenere per tutto il 2009 una costante crescita della raccolta senza sbalzi nei vari mesi o in coincidenza di particolari condizioni come le influenze stagionali, il periodo estivo.
Gli obiettivi per la raccolta del 2009 delineati dalla Regione Emilia Romagna e riportati nel Piano Sangue e Plasma Regionale per il triennio 2008 / 2010, assegnavano alla provincia di Modena, 35.000 donazioni di sangue intero e 17.000 aferesi.
«Tali obiettivi – commenta il presidente dell’Avis provinciale di Modena, Maurizio Ferrari – sono stati centrati. Il dato del 2009 fa registrare il più alto numero di aferesi mai effettuate nella nostra provincia ed il secondo dato assoluto per le donazioni effettuate dopo il picco del 2004. I risultati raggiunti confermano, ancora una volta, le potenzialità di raccolta del nostro sistema provinciale».
«Non possiamo, ovviamente, adagiarci sugli allori – continua Ferrari – in quanto le richieste di sangue, suoi componenti e suoi derivati sono in costante crescita e il nostro ruolo è quello di garantire tutto quanto necessario per le strutture sanitarie della nostra provincia, della nostra regione e per le zone carenti del nostro Paese con particolare riferimento alle regioni Lazio e Sardegna con le quali il nostro Centro Regionale Sangue ha stabilito precisi accordi collaborativi. Per il 2010 la nostra Avis è impegnata a raccogliere 36.000 unità di sangue e ad effettuare almeno 19.000 aferesi per contribuire al raggiungimento dell’autosufficienza nazionale di plasmaderivati».
Positivo è anche l’andamento del numero dei donatori passati dai 28.197 del 2008 ai 28.414 nel 2009 con un incremento di 217. «Tale risultato – spiega Ferrari – riveste un grande rilievo in quanto, grazie all’intensa attività svolta dai dirigenti delle Avis comunali della nostra provincia è stato possibile sostituire gli oltre 2.400 donatori che hanno cessato la loro attività per raggiunti limiti di età o per problemi di salute. Occorre quindi proseguire ribadendo la capacità dimostrata dalle nostre Avis comunali di incrementare il numero dei donatori e delle donazioni e facendo sì che si possa raggiungere ed oltrepassare il parametro di due donazioni per donatore effettivo all’anno. Un contributo, in tale direzione, giungerà dall’applicazione dei nuovi criteri di selezione del donatore introdotte dall’inizio del 2010».