Un sms arrivato sul suo cellulare lo ha avvisato in tempo reale dell’utilizzo della sua carta di credito per il pagamento di un a stanza d’albergo a Reggio Emilia. Peccato che l’uomo, un 38enne della provincia di Gorizia, fosse tranquillamente a casa e non avesse effettuato nessun pagamento: l’sms ha consentito di scoprire la truffa, messa in atto nell’albergo reggiano con una carta clonata, che il friulano aveva subito contattao chiedendo spiegazioni.
A utilizzarla, un nigeriano di 23 anni – E.K.E., residente a Torri di Quartisolo, nel veronese, arrestato dai carabinieri. L’uomo nell’albergo aveva affettuato la transazione on line, con un computer, per conto di altri due connazionali, che avebbero dovuto pernottare nell’albergo per cinque notti per un un totale di 480 euro. Prima i due nigeriani avevano tentato di saldare il conto con un’altra carta di credito, risultata rubata a una donna di Roma: la transazione, in quel caso, non era andata a buon fine. A quel punto avevano chiamato il connazionale con il computer, che aveva risolto la situazione.