Ha avuto picchi di adesione del 90%
lo sciopero di otto ore proclamato dalla Flc (federazione unitaria dei lavoratori delle costruzioni) nei cantieri Tav del Modenese, come risposta all’ infortunio mortale avvenuto ieri mattina nel cantiere di Gaggio, vicino Castelfranco Emilia, dove e’ morto l’operaio Kristian Hauber, 23 anni, schiacciato da una macchina operatrice in manovra.
”L’ alta adesione indica che i lavoratori chiedono una diversa gestione della sicurezza nella tratta modenese dell’ Alta velocita’, con particolare attenzione alle specificita’ delle lavorazioni nei singoli cantieri e all’ impiego dei mezzi pesanti”, affermano Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. I sindacati sottolineano pure che diversi lavoratoriu hanno deciso di devolvere la paga giornaliera alla famiglia della vittima. E si pensa di far celebrare una Messa nel cantiere dov’e’ morto il giovane.
Intanto l’on.Pino Sgobio, capogruppo Pdci in commissione Lavoro alla Camera, torna a giudicare necessaria piu’ sicurezza nei cantieri dell’ Alta velocita’, aggiungendo all’ interrogazione di ieri una lettera al presidente della commissione parlamentare, in cui chiede di istituire una indagine conoscitiva: ”una seria indagine – rileva – un opportuno e adeguato studio sulle effettive condizioni di sicurezza del lavoro in questi cantieri”.
Leonardo Masella, capogruppo Prc in Regione, sottolinea che ”e’ morto ieri l’ennesimo operaio nell’ adempimento del suo lavoro” e che ”sono ormai decine e decine i morti sul lavoro per la Tav e migliaia i morti sul lavoro in Italia: ormai siamo a quattro lavoratori al giorno. Questi – per Masella – sono i veri eroi dell’ Italia, che muoiono non per la guerra ma per la collettivita’, nel silenzio e nell’ indifferenza dei principali mass-media. Onore a Christian Hauber – conclude – onore a tutti i caduti sul lavoro”.