Avviato lo scorso novembre a Bologna, presso la mensa che serve i dipendenti Hera della sede di Viale Berti Pichat, il progetto CiboAmico ha dato i risultati attesi, con oltre 1.500 pasti recuperati in 5 mesi e consegnati al Pronto Soccorso di Via Del Lavoro, struttura gestita dall’Opera Padre Marella che ospita fino a 70 persone al giorno.
Anche alla luce dell’esito positivo della sperimentazione, dallo scorso 1° aprile Hera ha esteso CiboAmico anche alla mensa di Via del Frullo a Granarolo dell’Emilia. Qui sono circa 200 i pasti preparati ogni giorno e in un solo mese dall’avvio del progetto sono stati circa 300 quelli recuperati, oltre a pane e contorni, e donati a tre associazioni che operano nel Comune di Granarolo dell’Emilia: la Comunità Terapeutica “Gemma Nanni Costa”, la Comunità “Arcobaleno” e l’Associazione “Il Piccolo Principe”, che in totale arrivano ad accogliere circa 30 persone al giorno.
Da spreco a importante risorsa: questa l’idea alla base dell’operazione CiboAmico che trova le premesse nel recente bando di gara indetto da Hera per la gestione delle mense e che ha applicato per la scelta del fornitore criteri basati anche su aspetti di sostenibilità ambientale e sociale. Insieme a Concerta, che cura il servizio di ristorazione per Hera, e in collaborazione con Last Minute Market, società spin-off dell’Università di Bologna che promuove da tempo la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale, il progetto CiboAmico è stato esteso dal Gruppo Hera anche alle mense di Imola e Rimini e consentirà di recuperare in totale fino a 15mila porzioni all’anno.
Valorizzare ciò che resta di buono nelle mense aziendali, consente inoltre di ridurre i rifiuti prodotti, come risulta dagli studi effettuati da Last Minute Market: evitare lo smaltimento di 15.000 porzioni all’anno vuol dire 8,7 t di CO2 non immesse nell’ambiente; dato rilevante se pensiamo che per assorbire un simile quantitativo servirebbe un’area boschiva di oltre 18mila m2 equivalente a 36 campi da calcio.
Per Angelo Bruschi, Direttore della Struttura Operativa Territoriale di Bologna, “Questo è uno dei migliori esempi in cui si può concretizzare un modello di gestione sostenibile dell’impresa. Per arrivare a risultati come questi, Hera applica la sostenibilità a 360°, come testimonia l’attenzione nella scelta dei fornitori, sempre più effettuata valutando aspetti connessi alla qualità, alla sicurezza sul lavoro e alle ricadute sull’ambiente e la società in cui operiamo”.
“Il Comune di Granarolo ha aderito con convinzione alla proposta di Hera – aggiunge il vice-sindaco Morena Grossi – perché questa collaborazione ha permesso a tutti noi di creare, ognuno con la sua specificità, una concreta azione di solidarietà e sostegno verso Associazioni che dimostrano, quotidianamente, che unendo le forze si possono trovare risposte certe e concrete a bisogni vitali in continuo aumento”.