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Reggio: inaugurano gli eventi in zona stazione nel nuovo CafèReggio

Inaugurano gli incontri rivolti alla città del CafèReggio, il nuovo spazio di incontri-chiosco di piazza Domenica Secchi, inaugurata qualche settimana fa tra via Sani e via Turri proprio dove qualche mese fa sorgeva il parcheggio del Lucchetto. Primo appuntamento un incontro con Filippo Maria Ricci giornalista della Gazzetta dello sport-Corriere della Sera che presenterà “Scusate il ritardo. Racconti di calcio africano” mercoledì 26 maggio alle ore 21.

L’incontro coordinato dal giornalista Alessandro Gandino sarà l’occasione per parlare del calcio africano e dei prossimi mondiali del Sudafrica che porteranno per la prima volta gli sguardi di tutti gli sportivi del mondo su quel continente. Un occasione per parlare di sport e di vita di un continente, di riflettere come il calcio può rappresentare speranza, dolore, gioia, festa e vitalità. In Sudafrica, ad esempio, il calcio era lo sport dove Nelson Mandela e gli altri detenuti di Robben Island giocavano con un pallone fatto di stracci, uno dei pochi momenti di “evasione” dalla propria condizione di prigionieri.

L’incontro è realizzato grazie alla collaborazione di Uisp comitato di Reggio Emilia, Gabella, Polisportiva Zelig, Boorea e Reggio nel Mondo.

L’opera rappresenta un viaggio tra storie, aneddoti, morte, risate e amicizia: un vero a proprio atto d’amore verso l’Africa e il suo calcio, recitato con ironia e trasporto.

Filippo Maria Ricci nasce nel 1967 a Reggio Emilia. Cresce però a Roma, dove si laurea in Storia Contemporanea. Comincia a fare il giornalista occupandosi esclusivamente di calcio africano, e la sua professione – ormai divenuta anche una passione – lo porta in giro per l’Africa e per il mondo.

Precisamente, la scintilla tra il giornalista reggiano e l’Africa scatta quando, nel 1993, Ricci comincia a scrivere di calcio africano per la Gazzetta dello Sport. La passione per l’argomento poi non è più passata e rivive tra le pagine di “Scusate il ritardo” con emozione e umorismo. Il giornalista compie un lungo viaggio, dalla Tunisia al Sudafrica, passando per il Camerun, la Nigeria, il Ghana e altri luoghi non solo africani, per seguire partite, giocatori, tornei, allenatori, allo scopo di spiegare cosa “frena” l’unico, affascinante e imprevedibile calcio africano. Nell’opera si mescolano elementi talvolta contrastanti, come magia e morte, disorganizzazione e passione, cronica mancanza di mezzi ed entusiasmo travolgente, musica e tradizione e il non facile rapporto coi bianchi. “Scusate il ritardo” è la preziosa testimonianza di un giornalista che ha realizzato il primo album Panini dedicato all’Africa, che si è inventato editore per pubblicare un annuario e cominciare a dare una memoria storica al calcio africano e che ha ballato con Desmond Tutu quando al Sudafrica stato assegnato il Mondiale africano del 2010, il primo nella storia.

















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