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Criminalità a Modena, interviene il vicepresidente del Consiglio Regionale Enrico Aimi

“Un trans brasiliano nudo in strada rincorso in pieno giorno da un maghrebino, una pizzeria svaligiata e devastata nottetempo, una lite tra extracomunitari finita a coltellate, un’anziana signora truffata in pieno giorno dal malvivente di turno, il chiosco di un parco dato alle fiamme durante la notte e un ragazzino colpito da un fucile ad aria compressa davanti a un ristorante, da un’auto di passaggio con tre balordi a bordo. Ecco lo spettacolo poco edificante in perenne replica in un clima da Far-West a Modena City. Un vero e proprio bollettino di guerra, relativo, si badi bene,solamente alle ultime 24 ore”. Lo ha affermato il vice-presidente del Consiglio Regionale Enrico Aimi, intervenuto per commentare “l’escalation criminale in atto a Modena ormai da troppo tempo. Continuiamo infatti insistentemente – ha subito aggiunto Aimi – a porre l’accento sulla realtà dei fatti mentre chi governa la città prosegue nell’immobilismo politico più assoluto. Per i “maitre a penser” della sinistra, evidentemente, continua a regnare la politica dei fumogeni, fatta di tentativi più’ o meno maldestri di occultar e scaricare la responsabilita’ di cio’ che avviene sul governo nazionale e sui 25 agenti di Polizia che non arrivano. Ma la realta’ e’tremendamente diversa e sempre più’ difficile da accettare. E’ venuto il momento che la sinistra ammetta di aver sbagliato buona parte delle proprie politiche di accoglienza e riconosca che, in questo momento di crisi, qui a Modena City, non c’e’ più’ posto per tutti gli ospiti stranieri, soprattutto per quelli che hanno scambiato la nostre case per un bancomat e messo la nostra dignita’ sotto i piedi. Cosi’ siamo passati dal danno crescente, alla beffa costante mentre a sinistra si e’ avvertito solo qualche pigolìo, sovente, per ammettere che sì, “bisogna dare risposte in tema di sicurezza”. Dopo di che, sui presunti e attesi provvedimenti concreti, cala puntualmente il sipario e il buio più fitto. Come sulla città – ha concluso AIMI – dove oramai aleggia un clima da “coprifuoco” e si percepisce un’escalation criminale che inizia a farsi veramente preoccupante. E il punto di non ritorno, purtroppo, sembra ormai dietro l’angolo se non incominciamo a programmare serie politiche di reimpatrio : volontario, per coloro che non ce la fanno più’ a resistere alla crisi e ai quali le politiche sociali non sono più’ in grado di dare risposte ; forzato per chi ha superato ogni limite di decenza e merita’ solo il biglietto di ritorno”.

















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