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L’Emilia-Romagna si conferma la seconda regione italiana per le ristrutturazioni edilizie

Nei primi quattro mesi dell’anno, quasi 20mila contribuenti hanno inviato all’Agenzia delle Entrate una comunicazione di inizio attività, necessaria per poter usufruire della detrazione del 36% sulle spese sostenute.

A livello provinciale, oltre 7mila richieste hanno interessato Bologna (seconda provincia in Italia dopo Milano e prima di Roma), 3.125 Modena, 1.834 Parma; di poco fuori il podio si posizionano Ravenna (1.808), Reggio Emilia (1.803), Forli’-Cesena (1.355), Ferrara (1.004); chiudono la classifica Rimini con 904 comunicazioni e Piacenza (751).

Dal 1998 ad oggi le richieste dei cittadini emiliano-romagnoli al centro operativo dell’Agenzia delle Entrate di Pescara sono state 628mila (media annuale di oltre 50mila comunicazioni), il 15% su scala nazionale che posiziona l’Emilia-Romagna al secondo posto tra la Lombardia e il Veneto.

L’agevolazione fiscale, introdotta nel 1997, prevede la possibilità di scontare sulle imposte da pagare il 36% delle spese sostenute, fino a un massimo di 48mila euro. La detrazione deve essere ripartita in 10 rate di pari importo. Una novità è stata introdotta dal nuovo decreto legge n. 78 dello scorso 31 maggio: a partire dal 1° luglio 2010, al momento dell’accredito dei bonifici effettuati dai contribuenti in favore delle imprese edili per le opere di ristrutturazione, banche e Poste italiane dovranno operare una ritenuta del 10% a titolo di acconto d’imposta.

















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