Oggi 4 giugno in piazza Nettuno a Bologna si è svolta una manifestazione di alcune centinaia di Vigili del Fuoco provenienti da tutta la regione per denunciare il grave stato di disagio di tutta la categoria.
La protesta è stata organizzata da tutti i sindacati di categoria: FP CGIL, CISL / FNS, CONAPO, CONFSAL, RdB/USB e UILPA. Si è voluto porre l’attenzione sulle inevitabili ricadute negative derivate dall’assottigliamento delle risorse.
Sono anni che i Vigili del Fuoco chiedono maggiori risorse, sempre inascoltati. Ora, purtroppo, non è più possibile ignorare i danni prodotti; il Governo non deve più attendere se non vuole la responsabilità di quello che può derivare da un sistema di soccorso inefficiente: non si parla di freddi numeri statistici ma di vite umane.
La carenza di uomini e mezzi sta creando problemi seri all’organizzazione delle squadre di soccorso. A fronte di un organico teorico di 2200 Vigili del Fuoco in Emilia Romagna ce ne sono circa 1800, cioè 400 in meno e oltretutto si parla di un organico teorico sottostimato e datato al 1997.
Oggi la situazione è ancora più grave e ogni giorno che passa si aggrava.
Capita spesso di dover chiudere importanti presidi sul territorio a causa della carenza di personale, nonostante l’utilizzo sempre più imponente di precari, supplenti Pompieri che hanno pochi diritti e minor formazione (oltre 400 le sostituzioni al mese in tutta la regione).
Anche le sedi di servizio rispecchiano l’andamento generale, in alcuni casi cadono letteralmente a pezzi. Anche la situazione economica dei Comandi Provinciali è disastrosa: i debiti ammontano a centinaia e centinaia di migliaia di euro, fatto questo che ha portato alcune società a minacciare di staccare i servizi fondamentali come luce e gas alle caserme.
Una situazione insomma insostenibile che rende il lavoro dei Vigili più difficile e danneggia la qualità del soccorso.
I cittadini devono pretendere il massimo, i Vigili del Fuoco sono pronti a fare la loro parte, la politica deve fare la sua.
Infine i VVF rivendicano un Contratto Nazionale non rinnovato da quasi 3 anni, gli straordinari vengono pagati a volte dopo anni, il potere di acquisto degli stipendi si è eroso anno dopo anno.
I Vigili sono stati chiamati eroi e hanno ricevuto promesse e medaglie, ma di fatto non è stato riconosciuto nulla, nè a livello economico, nè a livello professionale, lasciando solo la vacanza contrattuale e costringendo a lavorare in condizioni difficili.
In definitiva la richiesta è quella di avere più uomini, più risorse, più formazione ed un equo stipendio, tutte rivendicazioni che equivalgono a più sicurezza per il cittadino.
(FP CGIL – CISL/FNS – CONAPO – CONFSAL – RdB/USB – UIL PA REGIONALI VIGILI del FUOCO)