“All’inizio fu l’ICI: Pighi all’epoca mostrò come la cifra che sarebbe venuta a mancare corrispondeva esattamente a quella necessaria per asili e assistenza agli anziani. Oggi prosegue in questo solco: un tentativo di aizzare la città contro il Governo, di scaricare su altri colpe che arrivano da lontano”.
“Le spese “allegre” del Comune di Modena, in epoche più floride di queste, oggi si fanno sentire tutte. Un bilancio di 216 milioni di euro, come dice Pighi, fatica a compensare 19 milioni di tagli (meno del 10%), quando le casse sono vuote, quando in mille rigagnoli si è concesso a tutti di tutto, per poter mantenere il clima opportuno attorno al centro di potere rappresentato dal grande e vecchio “partitone”. Adesso tutti gli enti cominciano a tagliare le consulenze, eppure la macchina ha continuato a funzionare, senza che i cittadini si accorgessero di nulla. Forse tante di queste consulenze non erano strettamente necessarie? Forse i Sindaci spesso non hanno speso con la logica del buon padre di famiglia, ma del “tanto entra, tanto esce”? In questi anni abbiamo visto chiaramente che affidarsi alla “virtù” degli enti locali non paga: il tetto di spesa è l’unica via per contrarre la spesa pubblica. Se invece di tagliare eventi inutili, feste etniche, piazze faraoniche… questa Giunta taglierà la spesa per i servizi, i cittadini ne terranno conto, come stanno già dimostrando da diversi turni elettorali”. Così l’Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL
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“Fino a quando Pighi spenderà 800 mila euro all’anno per la sola gestione del centro stranieri, fino a che continuerà a spendere, come ha fatto nel 2009, altri 800 mila euro per comprare e ristrutturare case da destinare esclusivamente ad extracomunitari, fino a che continuerà a gettare soldi per finanziare feste multietniche o pagare la benzina ai nomadi che accompagnano i figli a scuola, non potrà raccontare ai cittadini modenesi di non avere soldi e di essere obbligato a tagliare loro i servizi sociali. Pighi non la racconta più a nessuno. Dire che non ci sono soldi per i servizi sociali quando non è stata eliminata nemmeno una delle spese inutili che in questi anni abbiamo contestato, significa ingannare i cittadini. Giocare allo scaribarile sul Governo per nascondere la sua incapacità di fare quadrare i conti e spendere bene i soldi dei modenesi non è credibile. In questi anni la giunta ha aumentato costantemente tasse e tariffe per l’accesso alle scuole e ai servizi sociali, ma alla fine nulla è tornato indietro ai cittadini in termini di servizi, anzi. Oggi Pighi getta la maschera e annuncia di volere tagliarli. E pensare che l’assessore al bilancio è un comunista che per anni ha raccontato di battersi per il sociale. Ora che governa non è capace di fare altro che tartassare le famiglie e decurtare i servizi sociali. Questa giunta ha condannato Modena al declino”. Questa la dichiarazione del Consigliere comunale e regionale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni.