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Dall’Appennino al cuore di Reggio, un nuovo punto vendita

“Le aziende chiamano il Parco e il Parco ricambia con quanto di meglio ha da offrire: un ambiente unico, che si sta aprendo al mondo, ed è ben rappresentato dal nome”.

Parole Giuseppe Vignali, direttore del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano nel commentare l’avvenuta apertura di un punto vendita di giovani intraprendenti, che ha per nome “Fattoria nel Parco”. Accade proprio nel cuore del centro storico reggiano, accanto a vetrine d’elite e dirimpetto agli storici leoni in marmo rosso di Verona, da cinque secoli emblema della città stretta attorno a piazza San Prospero.

L’azienda condotta da Gabriele e Paolo Masini e da Laura Grassi ha scelto questo nuovo nome già nel 2007. Opera a Fornolo di Ramiseto dove continua la produzione di latte da Parmigiano Reggiano. Quest’ultimo è consegnato a un caseificio che, ancora prima dell’istituzione dell’ente con sede a Sassalbo, aveva nel nome il Parco (sorge a Gazzolo di Ramiseto). La Fattoria nel Parco di questi giovani imprenditori, però, ha avviato anche una rinnovata produzione esclusiva che, a fianco del latte per il Re dei Formaggi, affianca specialità a base di latte di montagna: yogurt, gorgonzola, sino a una delizia locale che si andrà riscoprendo a partire da quest’anno, il Furmaìn.

“La scelta di innovare la abbiamo fatta a partire dal nome che ci siamo dati, perché il territorio nel quale viviamo ha un valore aggiunto che dobbiamo trasferire anche ai prodotti – spiega Gabriele Masini, casaro e socio nell’azienda dove 150 bovine sono in lattazione ai piedi del Monte Ventasso -, poi nel differenziare la produzione con una nuova gamma di prodotti, tra i quali intendiamo riscoprire le caciotte e l’antico Furmaìn, quindi nella commercializzazione diretta e, oltre al punto vendita aziendale, anche uno nel cuore della città. Contro il perdurare della crisi nel settore ci è parsa la scelta migliore”.

Ed ecco la sorpresa per i reggiani e le migliaia di persone che da sabato affollavano in centro: in un’antica bottega cittadina ora c’è questa incantevole vetrina di prodotti della montagna, a chilometri zero, affiancati da alcune tipicità agricole prodotte direttamente da aziende. A quindi giorni dal via, a giudicare dai primi riscontri, i prodotti del Parco funzionano: vicinanza ai luoghi di produzione, artigianalità della stessa e origine in un ambiente incontaminato paiono essere le parole d’ordine di prodotti dove sono bandite parole come “conservanti”, “industria”, “chimica”,…

Il primo punto vendita che porta il nome del parco in città è aperto tutti i giorni, tranne il giovedì e la domenica, dalle ore 7.30 sino alle ore 14.00.

foto di Giuliano Bianchini

















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