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Quartiere Mirabello Reggio: al via la raccolta di proposte per la riqualificazione dell’area

Il Comune cerca partner per la riqualificazione del quartiere Mirabello, la grande area compresa tra viale Matteotti e viale del Partigiano, via Emilia Ospizio-via Olimpia e via Terrachini. Nell’ambito del programma di rigenerazione urbana del quartiere avviato dal Comune e volto all’estensione dell’effetto città in termini di qualità urbana e all’estensione dell’effetto comunità in termini di qualità delle relazioni, l’Amministrazione comunale lancia, tramite avviso pubblico, la raccolta di proposte operative relative al futuro dell’area e capaci di valorizzare al meglio le potenzialità della zona rispetto alla fruizione degli spazi pubblici, ai servizi, al commercio, alla residenza.

“Con questo bando vogliamo proporre un approccio integrato alla riqualificazione dell’intero quartiere e non guardare al singolo edificio o spazio – ha detto oggi l’assessore comunale ai Progetti speciali Mimmo Spadoni presentando alla stampa l’iniziativa – E farlo attraverso il coinvolgimento della città e di investitori privati che vogliano costruire insieme a noi progetti sostenibili per migliorare la qualità urbana e di vita dei cittadini. Nel quartiere Mirabello, un luogo strategico per Reggio, esiste un patrimonio pubblico di grandissimo rilievo e dalle grandi potenzialità che vogliamo mettere a disposizione. Solo per la Polveriera, oggi inutilizzata, si parla di 25mila metri quadrati di superficie utile. Ma ci sono anche altri beni pubblici, come lo stadio, le piscine, il campo d’atletica che in sinergia col privato possono migliorare la propria attrattività. Il quartiere, in cui oggi vivono circa 3500 persone, ha una forte specificità legata allo sport e al tempo libero che vogliamo rafforzare”.

“La manovra economica straordinaria di questi giorni – ha proseguito Spadoni – metterà in una situazione di grave difficoltà la capacità di investimento degli enti locali. Per il Comune di Reggio significa passare dai circa 50 milioni annui degli anni precedenti ai 25 odierni e, per il 2011 e 2012, alla possibilità di poter investire solo 12-13 milioni. Quindi l’idea di coinvolgere il privato e lavorare sulla rigenerazione dell’esistente piuttosto che su nuove espansioni, come facciamo con questo bando, sarà una strada che in futuro dovrà essere sempre più perseguita”.

“Negli ultimi decenni la città è cresciuta molto, non sempre accompagnata da qualità urbana e delle relazioni – ha detto l’assessore all’Urbanistica Ugo Ferrari – per questo abbiamo deciso di investire sulla città esistente, per rafforzarne relazioni e qualità, attribuendo nuovi significati senza cancellarne l’identità. Le imprese di costruzioni sono abituate a pensare alla crescita della città, a nuove edificazioni. Questo progetto invita la nostra economia a pensare alla rigenerazione, perché questo pensiamo sia lo sviluppo futuro”.

“La manifestazione di interesse – ha aggiunto Massimo Magnani, responsabile comunale della Pianificazione strategica – consiste in una procedura aperta, che stimola la partecipazione della città e del suo sistema imprenditivo. Abbiamo infatti scelto di non avviare una procedura standard, ma di ribaltare l’approccio, coinvolgendo la città e i destinatari di questi spazi nella costruzione di un progetto congiunto”.

Il Comune, che ha fissato le linee generali di riqualificazione e sviluppo dell’area attraverso il lavoro degli assessorati a Progetti speciali e Risorse del territorio, per migliorarne la qualità urbana e incrementare il senso di appartenenza degli abitanti, invita quindi tutti i soggetti interessati a investire sulla capacità della zona di produrre economia e occasioni relazionali legate al tempo libero, allo sport, alla salute e al benessere. L’invito – che è parte di un più ampio percorso di partecipazione e condivisione con i cittadini degli scenari progettuali che andranno a disegnare il futuro di questo storico quartiere della città – intende infatti verificare la sussistenza di interesse a mettere in campo risorse per l’elaborazione, attuazione e gestione di progetti di riqualificazione urbanistica, territoriale, economica, sociale e di recupero di un comparto di vaste dimensioni qual è il quartiere Mirabello.

Tutti gli interessati – soggetti pubblici o privati – possono avanzare proposte (da oggi e fino al 31 luglio) per progetti in partenariato pubblico-privato relativi alle quattro macro aree di intervento identificate dal Comune: il parco di via Matteotti, lo stadio Mirabello, il complesso della ex Polveriera e l’area sportiva di via Melato per le quali l’Amministrazione ha fissato gli obiettivi di recupero e sviluppo all’interno dell’intero quartiere. Il Comune, che valuterà le proposte attivando un dialogo con i diversi portatori d’interesse, metterà a disposizione il diritto di utilizzare le unità immobiliari di sua proprietà al centro degli interventi e il diritto di utilizzare potenzialità edificatorie già esistenti o da attribuire. I finanziamenti e le attività di fund raising per la progettazione e realizzazione degli interventi saranno esclusivamente a carico dei soggetti attuatori, così come gli oneri e i rischi inerenti la successiva gestione tramite concessione.

Per quanto riguarda nello specifico le linee di intervento fissate per le quattro macro aree del quartiere, si prevede:

Al Parco Matteotti una piazza verde – L’attuale parco pubblico, di fatto una grande aiuola spartitraffico con all’interno alcune attrezzature (area gioco bimbi fissa e temporanea e chiosco edicola), deve essere trasformato in una piazza verde progettata per offrire nuove attività ludico-ricreative a specializzazione sportiva oltre ad attrezzature e servizi per gli abitanti della zona, in particolare bambini e anziani.

Stadio Mirabello: una struttura sportiva attiva 12 mesi all’anno – L’attuale stadio, nonostante alcune riforme strutturali, rimane ancora un corpo estraneo al quartiere, ma al tempo stesso una struttura sportiva indispensabile per dare risposte concrete e in breve tempo alle realtà presenti sul territorio. Per queste ragioni deve essere riprogettato per divenire più fruibile e più flessibile nell’utilizzo, grazie ad esempio alla realizzazione di un manto erboso sintetico in grado di permettere l’utilizzo del campo da gioco dodici mesi all’anno e con maggiore frequenza.

Obiettivo dell’intervento è inoltre un miglior inserimento dello stadio nella struttura fisica e relazionale del quartiere da realizzarsi a livello percettivo tramite una riduzione, riforma o mimesi delle sue componenti strutturali: tribuna, tralicci dell’illuminazione, vani tecnici, recinzioni e delle sue aree perimetrali da riutilizzare non come confini ma come elementi di raccordo con il quartiere (percorsi pedonali e ciclabili contraddistinti da alberature, momenti di sosta, attrezzature) e in particolare con il parco Matteotti e la ex Polveriera.

Alla Polveriera un nuovo centro civico e per Servizi – L’attuale complesso, destinato a parcheggio pubblico e in gran parte sottoutilizzato, deve essere riqualificato e trasformato in centro civico, perno di tutta la città pubblica che gravita nel quartiere e progettato per rispondere al supporto logistico dei servizi all’educazione esistenti (scuola elementare e materna) e a creare centralità relazionale con l’insediamento di nuovi possibili servizi a servizio sia del quartiere che dell’intera città:

– sociale (ad esempio: centro sociale, circoli di zona, biblioteca, mediateca, sede di associazioni ed enti…)

– della produzione culturale (ad esempio: jazzclub, loft per giovani creativi…)

– commerciale (ad esempio: medie e piccola superficie, mercati o fiere tematiche periodiche… )

– del terzo settore (ad esempio: associazioni no profit, imprese e cooperative sociali… ).

In via Melato un centro sportivo integrato – L’attuale area sportiva, suddivisa in 4 distinte attrezzature (campo di atletica, impianto natatorio, circolo tennis e campo da calcio) con tempi e modalità d’uso fortemente differenziati, deve essere trasformata in un centro sportivo integrato per integrare l’offerta sportiva attraverso un’unica gestione o più gestioni coordinate. In secondo luogo ad ammodernare e riqualificare le attrezzature esistenti. Infine a introdurre attrezzature per nuovi servizi per lo sport e per tutte le attività e interessi che ne costituiscono il contorno tecnico e culturale, per il benessere, la salute e il tempo libero in grado di rispondere a target generazionali e fruitivi differenti, indicativamente: strutture sportive indoor, strutture sportive outdoor, strutture ricettive, strutture medico sportive, strutture per il fitness, strutture per il relax e il tempo libero e la cultura sportiva.

Info: il bando è reperibile su Quartiere Mirabello. Ulteriori informazioni per gli interessati allo 0522 456539 e 456607 (Unità progetti speciali, via Farini 1, 42121 Reggio Emilia).

















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