“Il varo, da parte del Consiglio dei Ministri, dell’accordo di integrazione degli immigrati è una vera e propria rivoluzione culturale, che rende sempre più moderne e adeguate le politiche dell’immigrazione. Grazie all’azione del Governo Berlusconi, l’Italia si colloca all’avanguardia nelle politiche dell’immigrazione, qualificando ancora meglio l’inscindibile binomio rigore e integrazione, che è da sempre la stella polare del centrodestra”.
Così l’On. Isabella Bertolini, della Direzione Nazionale del PDL e Coordinatore provinciale del partito a Modena.
“Dopo avere legato con la Bossi-Fini il permesso di soggiorno alla garanzia di un posto di lavoro, dal 2011 agli immigrati che entreranno in Italia verrà chiesto e verificato l’impegno, sancito con un patto assunto con lo Stato, a raggiungere precisi standard di integrazione, come quelli della conoscenza della lingua italiana, della cultura civica, e dell’istruzione dei figli minori.
Il perseguimento di queste azioni positive servirà agli immigrati per ottenere dei crediti. Coloro che non li otterranno, dimostrando quindi di non volersi integrare, saranno espulsi. Chi invece otterrà i crediti necessari, potrà ottenere la carta di soggiorno. Siamo finalmente arrivati ad una inversione di tendenza, che avrà effetti positivi per la nostra comunità nazionale. Il piano per l’integrazione è un investimento culturale e valoriale fatto nell’interesse del futuro del nostro Paese”.