Arrivano segnali positivi dall’incontro tenutosi venerdì scorso tra l’assessore all’ambiente del comune di Modena, Simona Arletti e i rappresentanti di diverse associazioni imprenditoriali. Tema centrale del colloquio la TIA, Tariffa di Igiene Ambientale, rispetto alla quale le preoccupazioni delle piccole imprese del commercio sono rilevanti. “C’è prima di tutto da chiarire se sarà modificata la sua natura da tariffa a tassa. Non si tratta di una differenza formale perché nel secondo caso l’impresa si troverebbe, di fatto, a dovere sopportare un ulteriore costo dato che non potrebbe più scorporare l’IVA. Allo stato attuale pare emergere, anche per effetto della pressione esercitata dall’ANCI e dalle stesse associazioni di categoria, un orientamento che manterrebbe inalterata la situazione, almeno per il 2010 in quei comuni che hanno deliberato in tal senso, come appunto avvenuto a Modena. In una fase così difficile per tante imprese, non sarebbe un risultato di poco conto“ commenta Fulgenzio Brevini, segretario dell’area di Modena.
Altro elemento da sottolineare positivamente la volontà manifestata dall’assessore di apportare modifiche al regolamento della TIA al fine di rivedere il sistema di incentivi e sgravi per chi si impegna in modo serio nella raccolta differenziata. In particolare è emerso che si potrebbe passare da uno sconto del 25% a uno del 35% per ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub, bar, caffetterie, pasticcerie, mense, nonché ortofrutta, pescherie, fiori e piante e pizze al taglio. “Premiare chi tiene comportamenti virtuosi ci pare una scelta da sostenere, sia perché coloro che si impegnano maggiormente ottengono immediati e tangibili benefici, sia perché in questo modo si può favorire un positivo spirito di emulazione” prosegue Brevini.
Apprezzabile infine – conclude l’Associazione – è la disponibilità dell’assessore Simona Arletti a proseguire il confronto con il mondo associativo in particolare anche sull’attività della multiutility Hera. “Restano, a nostro parere, alcuni nodi irrisolti sui quali desideriamo avviare, in modo sereno, un approfondimento. Ancora oggi, ad esempio, dopo un rilevante percorso di unificazione e riorganizzazione, peraltro oramai consolidato, le ricadute anche in termini di riduzione delle tariffe, sia quelle ad uso domestico che non domestico, ci paiono inesistenti. Credo che su questo fronte si possa fare qualcosa cercando di ottenere maggiori economie di scala, i cui effetti dovrebbero portare vantaggi più evidenti alla collettività” conclude Brevini.