“Vere e proprie forme di boicottaggio in chiave antisraeliana. Scelte politiche di parte, attuate alle spalle del povero consumatore. Questo succede nei supermercati Coop, a Reggio Emilia in particolare” .Ad affermarlo è il Consigliere regionale del Popolo della Libertà Fabio Filippi.
Il Ministro degli Esteri Franco Frattini non ha esitato a definire razzista la scelta di Coop Italia di boicottare i prodotti israeliani.
“I dirigenti – continua Filippi – del colosso commerciale “rosso” si giustificano affermando che non è stata attuata nessuna forma di boicottaggio nei confronti dello Stato di Israele e che sui banchi dei supermercati torneranno quanto prima i loro prodotti. Orami la frittata è fatta, da Coop Italia sono uscite dichiarazioni chiaramente antisraeliane. A dimostrazione che in Coop non c’è nessuna autonomia, si sono dimostrati per quello che sono, il megafono del Pd. I supermercati, diventano, all’insaputa dei clienti, strumenti per portare avanti battaglie politiche palesemente di parte. Negli anni ‘40 dai nazifascisti vennero attuate in Italia forme di boicottaggio nei confronti dei negozi “giudaici”…
Ho presentato un’interpellanza alla Giunta Errani. Il boicottaggio contro i prodotti israeliani applicato dal gruppo Coop viola l’articolo 14 (divieto di discriminazione) della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e l’art. 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, un chiaro atto discriminatorio nei confronti dello Stato di Israele.
Ho chiesto ad Errani di adottare provvedimenti volti a contrastare le scelte di Coop Italia. Se Coop insisterà con queste azioni palesemente “partitiche” applicherò nei loro confronti la stessa astensione dagli acquisti e renderò edotti famigliari, amici di partito, conoscenti e tutte le persone che reputo dotate di autonomia di giudizio”.