Il Consigliere regionale del Popolo della Libertà Andrea Leoni in merito alla relazione del Presidente degli Industriali modenesi Pietro Ferrari:
“Le difficoltà economiche e sociali del sistema Modena hanno nomi e cognomi. Chi fino ad oggi ha governato ininterrottamente da oltre mezzo secolo non è stato in grado di portare avanti quei grandi progetti di cui il territorio modenese aveva ed ha assoluta necessità. Se così non fosse non ci troveremmo tutt’oggi a parlare ancora dello scalo di Marzaglia, dell’area di Cittanova 2000 o di altri progetti che da oltre da vent’anni sono dichiarati ‘strategici’ ma che giacciono incompiuti nei cassetti delle amministrazioni.
Anche i progetti proposti e sostenuti anche dalle associazioni economiche, come lo scalo di Marzaglia o per fare un esempio il progetto di riqualificazione culturale del comparto S. Agostino sono stati affossati, anziché essere valorizzati, dall’incapacità delle amministrazioni di sinistra. Oltre poi al merito sui singoli progetti, c’è anche una questione di metodo che non va e che è stata opportunamente evidenziata dal Presidente Ferrari. In discussione c’è anche il sistema policentrista teorizzato ed applicato dalla Regione, che si sta dimostrando foriero di sprechi ed impedisce la realizzazione di quel fare sistema necessario per lo sviluppo. Per chi ha governato e continua a governare il territorio è tempo di ammettere gli errori, di cambiare rotta e di mettersi a lavorare su obiettivi condivisi.
Non ci siamo mai sottratti al dialogo e al confronto costruttivo sui grandi progetti. Il problema è che chi guida le nostre Amministrazioni non vuole il dialogo se non a parole. La verità è che le amministrazioni di sinistra si sono preoccupate solo della gestione del potere senza costruire le basi per il futuro sviluppo economico e sociale. Ai nostro governanti continua a mancare un’idea di cosa Modena deve essere e fare da grande. Questo è il vero nodo da sciogliere. Sul nulla non si può fare sistema”.
