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Carpi città amica delle rondini

La sezione cittadina della Lipu (Lega italiana per la protezione degli uccelli) e l’assessorato all’Ambiente del Comune di Carpi, seguendo le direttive del Progetto Rondini della Lipu nazionale, si muovono di comune accordo per tutelare la conservazione delle specie di Rondine, Rondone e Balestruccio, in sensibile diminuzione. In tal senso il Comune ha emanato un’ordinanza a tutela dei nidi e dei siti di nidificazione presenti nel territorio carpigiano, redatta in stretta collaborazione con i volontari dell’associazione ambientalista.

Carpi ospita una colonia di rondini, conosciuta da lungo tempo. Si tratta di una situazione piuttosto peculiare, dal momento che è situata in pieno centro cittadino, e che proprio per questo richiede attenzione per la sua conservazione. Data questa inusuale collocazione gli attivisti della sezione Lipu, insieme alle scuole primarie cittadine, hanno da alcuni anni avviato un programma di monitoraggio che dal 1998 ad oggi ha previsto un censimento dei nidi occupati. Purtroppo i dati finora emersi hanno evidenziato come negli ultimi anni vi sia stato un drastico calo della presenza di rondini in città. Ciò deriverebbe da molteplici cause: mutamenti climatici e ambientali, utilizzo di pesticidi, cementificazione di ampie aree del territorio, nonché ristrutturazioni urbane e installazioni di dissuasori d’appoggio che non hanno tenuto in considerazione l’importanza del ruolo della rondine all’interno dell’ecosistema, sia urbano che agrario. In particolare questo uccello è molto utile per l’uomo, in quanto essa si ciba di insetti (soprattutto zanzare, mosche e cimici) arrivando a consumarne una quantità pari a circa 7-8 volte il suo peso (per un totale di 170 grammi al giorno) e quindi più di 20 kg procapite nel periodo di permanenza sul nostro territorio, che va da aprile a settembre!

L’ordinanza comunale del 26 maggio scorso sanziona chi distrugge o rimuove i nidi di Rondine, Rondone e Balestruccio: la Lipu cittadina, che può contare su 10-12 volontari, continuerà a monitorare la situazione e a verificare dal canto suo che venga rispettata. “Eventuali restauri di fabbricati – ricorda l’assessore all’Ambiente Simone Tosi – sono permessi esclusivamente al di fuori dei periodi di nidificazione, ovvero tra il 30 settembre e il 15 febbraio, previa autorizzazione del Settore Ambiente del Comune e a fronte di una compensazione di nidi artificiali, da installare con il supporto di tecnici appartenenti a organizzazioni che si occupano di conservazione dell’avifauna, come appunto la Lipu. L’ordinanza prevede poi anche rigide norme per regolamentare l’installazione di dissuasori per colombi, qualora vi sia un nido nelle vicinanze. Per i trasgressori sono previste sanzioni che vanno dai 50 ai 300 euro”.

















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