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Esibizionista violento finisce in carcere a Modena

Dovrà rispondere di violenza sessuale e atti osceni in luogo pubblico E.G., operaio ceramico 46enne, residente a Modena, arrestato nel pomeriggio di oggi nella sua abitazione dagli operatori del Nucleo problematiche del territorio della Polizia municipale.

L’uomo, che da circa due anni era seguito dalle forze dell’ordine, compiva atti di esibizionismo nei parchi Amendola Sud e Nord e nelle zone limitrofe alla parrocchia di via Fratelli Rosselli. E.G., che si muoveva normalmente a piedi o in bicicletta, cercava contatti con ragazze molto giovani, quasi tutte al di sotto dei 14 anni, che contattava attraverso disegni osceni realizzati col pennarello su panchine o nelle pensiline degli autobus. I disegni erano associati a vari numeri di cellulare in suo possesso. Nel corso di varie intercettazioni telefoniche svolte da operatori della Polizia municipale è risultato che circa una trentina di giovani ragazze hanno risposto agli inviti. L’esibizionista inviava poi immagini e messaggi pornografici ai numeri di cellulare con i quali veniva in contatto.

Un anno fa, E.G. era già stato denunciato a piede libero dalla Polizia municipale per atti osceni in luogo pubblico. Nell’ultimo periodo, l’uomo aveva cambiato tipologia di approccio: non inviava sms con il telefonino, ma raggiungeva in bicicletta scuole e aree verdi molto frequentate da ragazzine, dove si mostrava e si masturbava. Da alcuni mesi, E.G. agiva assieme ad un ragazzo di 24 anni con il quale frequentava non solo luoghi di Modena, ma anche di Rubiera e Reggio Emilia. Recentemente l’operaio arrestato ha avvicinato al parco Amendola una ragazzina di 12 anni abbracciandola e baciandola contro la sua volontà. La giovane si è recata, assieme ai genitori, al Comando della Polizia municipale per denunciare il fatto. Il magistrato ha disposto l’ordinanza di misura cautelare in carcere, eseguita questo pomeriggio. “L’arresto è solo la punta di un iceberg del lavoro che viene svolto quotidianamente e in maniera volutamente poco visibile dagli operatori della Municipale”, commenta il comandante Franco Chiari. “Non è la prima volta che i nostri agenti, attraverso indagini ambientali e intercettazioni telefoniche svolte di concerto con la magistratura, portano a termine operazioni che sfociano in arresti”.

















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