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Esposto Mab a seguito denunce per presunta istigazione a non pagare Canone Tv

Riportiamo di seguito il testo integrale dell’esposto presentato dal MAB (Movimento Autonomo di Base) in merito alla vicenda relativa al non pagamento del Canone TV che ha portato alla denuncia di due persone.

Invio tramite a.r. 86782-7           Al Sig. Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura

Piazza Indipendenza, 6 – 00185  Roma

Invio tramite a.r. 86780-5           Al Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Modena, dott. Enrico Stefani, P.M. proc. 7105/10 e 7107/10

Palazzo di Giustizia di Modena – Corso Canalgrande, 77 – 41100 – Modena

Ai Direttori delle testate giornalistiche, radio e televisive.

ESPOSTO

R.G.N.R. 7105/10 e 7107/10

Istanza di audizione

Di:

– I.V., indagata.

– R.O., indagata.

– D. F. A., persona informata dei fatti.

La opinione pubblica della sola provincia di Modena (evidentemente la questione ha un suo specifico profilo territoriale!) ha assistito al morboso interesse dei mezzi di informazione di quell’area verso l’attività di controllo della Guardia di Finanza nei confronti di due Comitati Comunali MAB finalizzata ad accertare la correttezza delle procedure di disdetta del canone Rai (vedasi bibliografia in calce). Una attenzione, quella dei mezzi di informazione, palesemente sopra le righe a fronte di una attività di istituto ordinaria e di routine a cui, peraltro, ciascun Comitato è ben predisposto non avendo nulla da dover nascondere alle autorità preposte ai controlli.

A tal proposito si tenga ben presente che il MAB [1] e nessuno dei Comitati Comunali coinvolti hanno mai rilasciato in tutti questi giorni sin dall’inizio dei controlli, dal 20 maggio sino ad oggi, alcuna dichiarazione, comunicato o altro di simile; ovvero nessuna attività specifica o sollecitazione è stata posta in essere dai Comitati coinvolti negli accessi dei militari.

Il tentativo puerile che ascende, quindi, alla esclusiva responsabilità dei giornalisti è quello di fare apparire i sottoscritti come soggetti emarginati con un profilo che non abbiamo di “anti-sistema”. Ovviamente lo scopo di quella che si palesa come una vera e propria campagna di stampa (Cfr. inserimento redazionale nel sito del consorzio di bonifica della Burana) non è il M.A.B. bensì le singole procedure messe in atto che evidentemente – in una realtà territoriale fortemente condizionata da un potente controllo sociale – producono una siffatta reazione da parte di chi ritiene di esserne danneggiato e che ha istigato i mezzi di informazione.

A tale conclusione i sottoscritti sono pervenuti mercé la poderosa rassegna stampa raccolta (con tanto di locandine che si stampano per essere apposte all’esterno delle edicole quando vi è una notizia che si suppone abbia un grande richiamo) che va ben al di là della oggettiva importanza e portata della operazione svolta dai militari; la quale operazione, pertanto, è stata propriamente strumentalizzata per imbastire una tale campagna che assume un tono diffamatorio allorquando si fa riferimento a comportamenti che non ci appartengono e non ci onorano anche in via di fatto (Ad esempio nei titoli compare: “istigazione alla disobbedienza fiscale”, “guerra” al canone, “disertori” o ancora “campagna” per non pagare; e così via).

Ma noi respingiamo il tentativo di farci assumere una valenza protestataria. I Comitati agiscono sulla base dei principi costituzionali e nel pieno rispetto del diritto e nell’ambito delle attività associative, pertanto, tendono naturalmente ad essere alleati delle istituzioni democratiche. Non avverrà mai che il MAB sarà contro la Guardia di Finanza; così pure il MAB non sarà mai contro la Magistratura, sia essa pubblica accusa o giudicante.

Noi ci limitiamo a soddisfare le richieste che ci pervengono da parte dei cittadini che desiderano avvalersi delle nostre procedure. Tutto qui. Nel merito della procedura di disdetta del canone agli utenti spieghiamo, tra l’altro, come comportarsi allorquando vi sarà il controllo da parte dei funzionari per conto dello S.A.T. senza impedirlo o evitarlo.

Anche in questa occasione l’esito delle indagini a nostro carico saranno prezioso spunto per migliorare la tutela e le azioni di difesa dei cittadini che si rivolgono a noi e correggere eventuali errori nelle procedure.

A maggior ragione questo discorso vale nello specifico della procedura di disdetta del canone Rai, oggetto delle indagini. Infatti con detta disdetta si restituisce l’onere della prova del presupposto della imposizione tributaria in capo a chi per legge gli incombe, cioè allo Sportello Abbonamenti TV dell’Agenzia delle Entrate, non essendo per legge mai obbligatoria l’autodenuncia allorquando essa fosse l’unico presupposto della tassazione. Ed è proprio il caso del canone di abbonamento TV ove l’ente impositore non può dimostrare la sussistenza del presupposto della tassazione poiché riguarda il possesso di un bene fungibile. Come ci insegna la dottrina tributaria il canone Rai può ben rendersi obbligatorio e generale, come una vera e propria imposta, solo se il Legislatore introduce una presunzione legale quale presupposto della imposizione. Ma in Italia ci si attarda a introdurre questa soluzione per ragioni facilmente intuibili.

Ma, sia chiaro, quello che più ci preoccupa non è la questione di merito per la quale ci rimettiamo fiduciosi alla valutazione della S.V.

I sottoscritti esponenti sono preoccupati, invece, del forte condizionamento ambientale che si è palesato in questa occasione tramite detta inusitata e speciosa campagna di informazione che, si può ragionevolmente presumere, continui a giocare ai fianchi della Pubblica Accusa pretendendo di influenzarla. Per tale ragione abbiamo inteso formulare e con la presente esponiamo, in uno col coordinamento nazionale dei comitati MAB, la presente comunicazione al Sig. Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura affinché Esso Consiglio, edotto della particolare situazione sopra esposta, ponga ogni iniziativa ritenuta necessaria ed utile a garantire la indipendenza e autorevolezza della azione del Magistrato inquirente da cui, a nostro avviso, dipende in buona parte anche la imparzialità della azione della polizia giudiziaria e delle forze dell’ordine in genere.

Si allegano numero 25 allegati seguenti:

-numero 5 locandine apparse davanti alle edicole.

– numero 8 articoli apparsi come segue sulle seguenti testate giornalistiche:

— L’Informazione del 05/06/2010 pag. 14 titolo: Campagna per non pagare il Canone Rai denunciati due rappresentanti del Mab

— Gazzetta di Modena del 05/06/2010 pag. 29 titolo: Mab, l’inchiesta avanza

— Resto del Carlino del 05/06/2010 pag.21 titolo: La <<guerra>> al canone della Rai viaggia anche su un sito internet

— Gazzetta di Modena del 04/06/2010 pag. 28 titolo: “Disertori” Rai, indagate due impiegate

— Resto del Carlino del 04/06/2010 pag.28 titolo:Cartelli contro il canone. Indagate due donne.

— L’Informazione del 03/06/2010 pag. 12 titolo: <<Basta pagare il canone tv della Rai>> Sequestrati volantini davanti al Caf

— Gazzetta di Modena del 03/06/2010 pag. 30 titolo: Cavezzo, invitavano a non pagare la Rai: indaga la finanza

— Resto del Carlino del 03/06/2010 pag.20 titolo: ‘Non pagate il canone’, cartelli sequestrati

– numero 8 articoli apparsi come segue sulle seguenti testate del web:

— www.sassuolo2000.it del 04/06/2010 titolo: Istigano a non pagare il canone Rai: due denunce nel modenese.

— www.agi.it del 04/06/2010 titolo: Istigano a non pagare il canone Rai, denunciati

— www.ansa.it del 04/06/2010 titolo: Tv: due denunce nel Modenese per campagna contro canone Rai

— www.babicesidice.it del 04/06/2010 titolo: Denunciati due rappresentanti legali per istigazione alla disobbedienza fiscale.

— www.regione.toscana.it del 04/06/2010 titolo: Campagna contro Canone Rai, due denunce nel modenese

— www.mondoraro.org del 06/06/2010 titolo: L’Italia dei paradossi: Canone Rai. Denunciati perché istigano a non pagarlo.

— www.libero-news.it del 04/06/2010 titolo: Modena: istigavano a non pagare Rai, Gdf denuncia rappresentanti legali Mab

— http://tlc.aduc.it del 04/06/2010 titolo: Canone Rai. Denunciati perche’ istigano a non pagarlo

– estratto del sito del consorzio di bonifica di Burana.

– copia di 3 documenti di riconoscimento dei tre esponenti ai fini della autentica della loro sottoscrizione.

I sottoscritti I.V. e R. O., chiedono al Pubblico Ministero, Dott. Enrico Stefani, una audizione ed anche di essere sentiti per rendere dichiarazioni in merito alle indagini di cui sono oggetto.

Infine i sottoscritti esponenti provvedono a inviare la presente per opportuna conoscenza ai mezzi di informazione delle redazioni della provincia di Modena al fine di verificare il loro atteggiarsi rispetto a quanto sopra loro contestato.

Con i migliori saluti

Modena, 22 giugno 2010

[1] Il M.A.B. Movimento Autonomo di Base – Nuova Cittadinanza, è una associazione sindacale che per statuto non fa transitare la delega (e l’incasso delle relative quote associative) per il tramite di istituti previdenziali od altri enti pubblici. Il M.A.B. non ha per statuto vertici territoriali (provinciali, regionali e nazionali) e la rappresentanza degli iscritti avviene a livello territoriale col Comitato Comunale che sia affiliato al Coordinamento nazionale. L’organismo nazionale di rappresentanza dei Comitati M.A.B. è il coordinamento nazionale, denominato UNICO, che è formato da un numero di persone quanti sono i Comitati Comunali ed i cui componenti sono i delegati di ciascun comitato.

















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