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Frecciarossa, Federconsumatori E-R: in treno l’estate costa meno (ma non per tutti)

Partirà il 1° luglio la nuova offerta low cost dei Frecciarossa denominata “Speciale 19 euro”, valida in seconda classe per 12 collegamenti di media e lunga distanza, molto pubblicizzata con spot sui mass media e sul sito del gruppo FS. Una ulteriore offerta che si aggiunge ad altre promozioni estive e che pone in vendita 550mila biglietti a prezzo scontato per i treni dell’Alta Velocità, di evidente interesse economico per l’utenza.

Inspiegabilmente esclusi da questo beneficio gli utenti della stazione di Bologna, riferimento per tutta l’utenza dell’Emilia Romagna, a cui sarà inibita questa opportunità. Questi utenti si vedranno confermare nel momento dell’acquisto le tariffe attuali. La promessa implicita di far viaggiare con le Frecce “TUTTA L’ITALIA” con 19 euro non sarà valida per gli emiliano-romagnoli.

Per la discriminatoria scelta commerciale del gruppo FS, un’utente che da Bologna andrà a Roma nel periodo 1°luglio-30 settembre spenderà il triplo di un utente di Milano:

PERCORSO – TARIFFA II° classe – PROMOZIONE

Milano-Bologna-Roma  – € 89,00 – € 19,00

Bologna-Roma – € 58,00 –   /

Minore enfasi impiega FS nel pubblicizzare le condizioni d’acquisto di questi biglietti: acquisto con almeno 30 giorni di anticipo sulla data del viaggio, impossibilità del cambio della prenotazione, non rimborsabilità del biglietto. Una prestazione prepagata che, in caso di impedimento dell’utente, sarà trattenuta dalle FS senza fornire alcun servizio.

Nella campagna promozionale “IN TRENO L’ESTATE COSTA MENO” delle Ferrovie, Federconsumatori ravvisa complessivamente una pratica commerciale ingannevole e scorretta, meritevole di segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Dopo l’esclusione di Bologna dalle fermate dei Frecciarossa Fast, ora questa pesante penalizzazione verso gli utenti dell’Alta Velocità dell’Emilia Romagna, che non potranno beneficiare di questi rilevanti sconti di prezzo. Una discriminazione che non rende giustizia nemmeno agli utenti del trasporto regionale, comunque penalizzati dalle priorità imposte alla circolazione dalle varie “Frecce”. Un bilancio negativo che dovrebbe suggerire alle Amministrazioni coinvolte e alla Regione un atteggiamento più prudente verso le società del Gruppo FS, che alla verifica dei fatti non stanno fornendo un “buon servizio” agli utenti dell’Emilia Romagna.

(Federconsumatori Emilia Romagna)

















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