Un’operazione congiunta di Guardia di Finanza e Forestale, ha portato al sequestro di beni per 1,5 milioni in un’azienda di Formigine che si occupa di attività di gestione dei rifiuti urbani e speciali non pericolosi.
Si tratta di un capannone della società e del piazzale. Il provvedimento è stato emesso dal giudice Federico Maria Meriggi su richiesta del pm Pasquale Mazzei, nell’ambito degli sviluppi dell’operazione ‘Ecofarsa’ condotta dalla Forestale nel dicembre 2006, nella quale i rappresentanti legali della società sono stati indagati per traffico illecito di rifiuti e truffa aggravata nei confronti della Regione Emilia-Romagna e di Hera.
E’ la prima volta che in provincia di Modena vengono applicate le sanzioni stabilite dal d. lgs. 231/2001, le quali prevedono anche la responsabilità penale per le persone giuridiche sia ai fini sanzionatori che risarcitori. Infatti, oltre alle responsabilità penali individuali, la legge prevede anche la relativa confisca dei proventi illecitamente guadagnati dalle imprese.
Il consulente tecnico incaricato dal tribunale di Modena ha quantificato l’importo da sottoporre a sequestro in euro 1.420.000. I reati per i quali si procede vanno dalla truffa nei confronti della Regione al mancato trattamento dei rifiuti e riduzione delle tariffe di conferimento presso gli impianti di Hera spa con conseguente evasione della eco-tassa. Tra i beni sequestrati anche le somme di denaro depositate sui conti correnti bancari intestati all’azienda per un totale di oltre 22.000 euro. Gli immobili rimangono temporaneamente lasciati in custodia all’azienda destinataria del provvedimento, con facoltà d’uso, fino al termine dell’accertamento delle responsabilità penali che potrebbe concludersi con la definitiva confisca.
