I consumi degli italiani hanno seguito, nei primi mesi dell’anno, il trend negativo che ha caratterizzato il 2008 (-2,7%) e il 2009 (-3,5%), segnando in aprile una ulteriore flessione nelle spese alimentari del 2,2%. Le cause di questa contrazione stanno in un potere di acquisto sempre più intaccato e in un clima di incertezza e sfiducia delle famiglie.
In questo quadro Coop Estense sta sostenendo con forza la propria missione di tutela dei redditi dei consumatori attraverso consistenti investimenti su due direzioni: da un lato una riduzione dei prezzi di tutti i giorni, trasversale ad ogni settore merceologico, con particolare enfasi su quelle categorie che, rispondendo a bisogni primari come latte, farina, uova, alimenti per l’infanzia, prodotti per l’igiene, hanno per la cooperativa una valenza sociale. Il risultato è che in Coop Estense il costo medio della spesa è oggi più basso del 5% rispetto all’anno scorso.
Dall’altro lato si sta realizzando un incremento, rispetto al 2009, di iniziative promozionali, offerte e sconti per i quali è il Socio stesso, decidendo quando e dove spendere, a realizzare un risparmio “su misura”.
“All’inizio dell’anno – spiega Mario Zucchelli – abbiamo pubblicamente sfidato i nostri principali concorrenti a inseguire Coop Estense e la sua convenienza, con un obiettivo chiaro: confermare la leadership di prezzo di tutti i punti vendita della cooperativa in ogni comune, e stimolare gli altri a produrre maggiore convenienza nel territorio. A sei mesi di distanza possiamo dire che non tutte le insegne hanno voluto, o saputo, produrre risposte all’altezza della sfida”.
Volendo accettare, nonostante il suo scarso rigore scientifico, il confronto dei prezzi a scaffale come misuratore della convenienza – come del resto associazioni di consumatori e imprese continuano a fare – sono evidenti gli effetti dell’abbassamento dei prezzi attuato dalla cooperativa.
Le rilevazioni periodicamente condotte da società autonome e certificate attribuiscono infatti a Coop Estense il primato assoluto in convenienza, a Modena come nel resto della provincia.
Alcuni concorrenti hanno avuto reazioni positive alla provocazione di Coop Estense, abbassando in questi mesi i propri prezzi. Stiamo parlando di Leclerc e Panorama, coi quali comunque rimangono differenziali competitivi ancora molto alti, nell’ordine del 3% sull’intero assortimento confrontabile e del 5% su categorie di beni primari.
Con Esselunga invece il confronto è più serrato. Esselunga, del resto, ha scelto da alcuni anni Modena come luogo di sfida politica e imprenditoriale proprio perchè stimolata da Coop Estense, mettendo in luce come la sua convenienza non sia legata a politiche di attenzione sociale ma soltanto a strumentali comportamenti competitivi. Basta considerare che l’Esselunga di Modena è più conveniente del 7,4% rispetto a quella di Santa Viola (la Esselunga più conveniente di Bologna) e del 9,6% rispetto a quella di Parma. Altre insegne come Famila, Bennet e Interspar sono rimaste sostanzialmente ferme ai prezzi di fine 2009.
“Per quanto riguarda Conad – spiega Zucchelli – i proprietari dei negozi affiliati all’insegna non solo non hanno accettato la sfida di Coop Estense abbassando i prezzi, ma in alcuni casi hanno praticato aumenti rispetto al 2009, determinando differenziali di prezzo rispetto a Coop Estense non giustificabili. È il caso del nuovo supermercato Conad del Polo Leonardo a Modena, che risulta più caro dei nostri supermercati addirittura del 18%”.
Per la cooperativa, va ricordato, convenienza non significa soltanto garantire i prezzi più bassi, ma è molto altro. Le quotidiane promozioni, gli sconti pensati per dare al consumatore la possibilità di scegliere su quali prodotti risparmiare, le offerte riservate ai Soci ed il ristorno, hanno generato dall’inizio dell’anno un ulteriore risparmio di oltre 17 milioni di euro. Senza contare la presenza dell’offerta di Coop Estense anche in settori come il farmaco e il parafarmaco, la telefonia, il turismo, o servizi come il pagamento di bollette e ticket sanitari alla cassa.
È evidente quindi come Coop Estense stia concretamente e più di altri rispondendo alle difficoltà dei consumatori. E non ha intenzione di fermarsi. “Di fronte a questa situazione – conclude Zucchelli – continueremo a stimolare Esselunga a offrire ai modenesi prezzi più bassi rispetto ai consumatori di Bologna e Parma. Alle strutture delle diverse insegne proponiamo un pubblico confronto specifico e diretto del negozio Coop di riferimento con loro, evidenziandone ai consumatori le scelte di prezzo”.