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A Sassuolo fine settimana dedicato allo scavo archeologico di Montegibbio

Nel corso degli scavi condotti a Montegibbio in via della Rovina, a poca distanza delle salse, sono emersi dati interessanti riguardanti un insediamento pluristratificato. Le indagini archeologiche, cominciate dal 2006 e proseguite fino ad ora, hanno infatti portato in luce una successione stratigrafica, databile dal periodo della prima romanizzazione al tardo antico (III/II sec. a.C. – VI sec. d.C.).

Nel sito sono stati individuati resti di costruzioni riferibili ad un santuario dedicato a Minerva, ad una probabile villa e a strutture agricolo produttive. L’attenzione degli archeologi si è concentrata sui crolli e sulle distruzioni documentate nei vari edifici rinvenuti, forse riferiti a fenomeni tellurici. Alla lettura e comprensione di tali eventi hanno portato il proprio apporto specialisti di discipline scientifiche, con cui il confronto e la discussione sono avvenuti in occasione del convegno tenutosi a Sassuolo nel febbraio del 2009, preceduto nel 2007 a due mostre, allestite nel Castello di Montegibbio e nelle sale del Palazzo Ducale.

In occasione del convegno gli studiosi delle Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, di Bologna, di Ferrara e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno presentato l’esito delle proprie indagini, in parte scaturite grazie alle tesi degli studenti del Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali che hanno preso parte attiva allo scavo. Per questo motivo, oltre alle tematiche prettamente archeologiche, storiche e topografiche, gli atti del convegno pubblicati nel volume “L’insediamento di Montegibbio: una ricerca interdisciplinare per l’archeologica” affrontano temi inerenti la geologia, l’archeosismologia (disciplina innovativa incentrata sullo studio dei terremoti antichi) e lo studio botanico del sito. Una parte è poi dedicata alla chimica (per quanto concerne l’analisi delle tecniche pittoriche degli affreschi) ed alla petrologia.

Archeologi, storici, botanici, sismologi, chimici, geologi hanno unito le proprie competenze dialogando insieme, facendo del sito di Montegibbio il centro di un futuro laboratorio di ricerca. Laboratorio in cui si ritiene fondamentale non solo la comprensione della fasi storiche dell’insediamento, ma anche il contesto geologico ed in generale ambientale in cui il sito si colloca e le cause che ne hanno provocato varie distruzioni.

















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