Uno degli aspetti che più ci sta a cuore sul tema della sicurezza è quello relativo alla sicurezza stradale. Accanto a progetti di educazione stradale, soprattutto per i più giovani, ed a campagne di sensibilizzazione l’obiettivo deve essere quello di modernizzare le nostra strade, soprattutto quelle più datate e pericolose.
Tutt’ora il tratto che collega Superchia e San Michele è uno dei più trafficati e pericolosi della città.
Nonostante la Provincia abbia mantenuto alcune delle promesse fatte quel tratto viene percorso quotidianamente ad alta velocità dagli automobilisti e non vi è alcun spazio dedicato per chi lo percorre in bicicletta, a piedi, o per chi è fermo alle fermate dell’autobus.
A mio avviso occorrerebbe intervenire con urgenza, almeno per limitare la velocità delle auto in transito, attraverso dissuasori e autovelox, realizzando strisce pedonali nei principali punti di attraversamento in prossimità delle abitazioni presenti e installando delle pensiline per chi usufruisce del servizio di trasporto pubblico. In un’ottica più ampia di progettazione e sostegno, non solo a parole, alla mobilità dolce sarebbe utile dotare quella strada di pista ciclabile ricavandola magari dalla copertura del canale che costeggia la strada principale.
Da sempre sono una sostenitrice degli strumenti che migliorano la sicurezza, come ad esempio il potenziamento dell’illuminazione pubblica soprattutto nei viali bui dove vi sono abitazioni. Avevo chiesto, dai banchi del consiglio comunale, l’illuminazione per via del Frantoio. L’opera è stata iniziata dalla precedente amministrazione e – inspiegabilmente nonostante le continue richieste fatte all’ex assessore Sandro Morini – interrotta quando alla conclusione mancavano solo due lampioni e mai ripresa. Con piacere posso notare la conclusione dell’opera avvenuta pochi giorni fa che finalmente ha reso illuminato l’intero viale con soddisfazione di tutti i residenti. Ogni opera utile ai cittadini, come lo era l’illuminazione di via del Frantoio, deve essere – se iniziata – portata a conclusione in tempi certi e ragionevoli e senza scuse imbarazzanti così la politica dovrebbe intendere i lavori pubblici per riconquistare la fiducia dei cittadini oggi ai minimi storici.
Maria Cristina Vandelli
Direttore Il Coraggio di Cambiare
Ex consigliere comunale e vicesegretario Partito Democratico