Quando crescere nel rispetto dell’ambiente e puntare sulla valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti tipici porta a risultati concreti ed apre ampi squarci di sereno in una fase in cui le difficoltà della nostra economia continuano a destare preoccupazione. A diffondere questi segnali in controtendenza è Opera 02 di Cà Montanari: un’azienda agricola sorta all’ombra del castello di Levizzano, sulle colline che, in soli 8 anni, alla coltivazione della vite e alla produzione di lambrusco e aceto balsamico, ha affiancato un ristorante raffinato che fa leva sulla tradizione e uno splendido resort, armoniosamente integrato nell’ambiente circostante.
Una buona idea di business spesso da sola non basta per mettere in piedi un’impresa vincente. Occorrono passione, determinazione, amore per il proprio lavoro e, in questo caso, per la terra. Qualità che Mattia Montanari, il titolare di Opera 02 e giovane imprenditore modenese di soli 29 anni ha dimostrato di avere, pur non provenendo dal settore agricolo. Credendo nelle potenzialità di questo territorio che si esprimono in primo luogo in quei prodotti tipici apprezzati in tutto il mondo, ha saputo combinare l’arte antica della coltivazione della vite e le tecnologie moderne creando a pochi chilometri da Castelvetro un’azienda all’avanguardia.
Nata nel 2002 come progetto fondato sull’attività agricola, sul recupero e la conservazione delle tradizioni, prima di tutto locali, Opera 02 sorge inizialmente su di un appezzamento di terreno di appena 5 ettari e coltivato a vite. La passione, la ricerca continua e l’amore per il proprio lavoro, portano Mattia Montanari ben presto ad ingrandire ulteriormente l’azienda, fino ad estenderla a 45 ettari di cui oltre 20 destinati alla produzione di uva. La scelta di privilegiare la coltivazione biologica dopo soli tre anni dal suo insediamento e l’elevata qualità espressa nella produzione di Lambrusco Grasparossa, di Aceto Balsamico tradizionale di Modena – e non ultimo la lavorazione di altri prodotti tipici locali – hanno permesso in poco tempo di affermare Opera 02 sia sul mercato italiano che internazionale. Diversi infatti i riconoscimenti di prestigio giunti a premiare il lavoro svolto, indice di una qualità e di una ricerca che non accenna ad arrestarsi e protesa ad un ulteriore perfezionamento. I vini prodotti stanno riscontrando forti apprezzamenti specie oltre oceano, negli Stati Uniti, con l’export che segna una crescita di oltre il 20%.
Ma è la passione per la terra e per i prodotti tipici – Mattia oltre che esperto cantiniere è sommelier e assaggiatore di aceto balsamico tradizionale – a consentire un ulteriore slancio in avanti. Una sorta di completamento del lavoro che va nella direzione di una valorizzazione nuova di quel territorio e quelle colline su cui sorge Opera 02.
L’instancabile operosità di Mattia, l’esperienza dei suoi collaboratori e il sostegno dei suoi famigliari, hanno saputo integrare cantina ed acetaia in una struttura ricettiva innovativa. Un resort agrituristico, che ha preso forma da una vecchia stalla risalente agli anni ‘50, e perfettamente ed armonicamente inserito nel territorio circostante, in cui il rispetto per l’ambiente e la natura sono le prime regole del buon vivere.
L’attenzione ai particolari, culminata nell’impiego di soli materiali naturali come il legno e la pietra, e nell’utilizzo di sistemi di energia rinnovabile, è facilmente riscontrabile in tutto l’ambiente: nelle 8 camere a tema – i cui nomi richiamano i prodotti dell’azienda – che affacciano direttamente sull’acetaia come nei locali comuni e nel ristorante, dalla cucina che affonda le radici nella semplicità del territorio e nella genuinità della tradizione. Elementi che ad un solo mese dall’apertura, hanno contribuito ad un notevole successo in termini di presenze anche dall’estero e di clientela affezionata.
