In ordine allo sciopero di ulteriori quattro ore proclamato alla Omgatech di Limidi di Soliera, Confindustria Modena ritiene utile fare alcune precisazioni. Lascia perplessi e preoccupati che, mentre la crisi morde ancora pesantemente il comparto delle macchine per il legno, alla Omgatech si continui a scioperare per la mancata erogazione del premio di risultato aziendale legato alla produttività e alla qualità, premio contrattato nel 2005 dalla ex Omga, che ora si trova in concordato.
Omgatech, come noto, è una new company costituita nel 2009 dalla famiglia Ghizzoni dopo la crisi gravissima della storica Omga; crisi che ha comportato, in termini occupazionali, il sacrificio di decine di dipendenti oltre alla chiusura di un stabilimento in provincia di Trento.
Si tratta di una autentica sfida da parte di imprenditori che, a dispetto della crisi e delle sue pesanti conseguenze, stanno cercando di mantenere in piedi l’attività, confermando la produzione e dando occupazione a una cinquantina di addetti.
A dispetto anche delle difficoltà che tutt’ora persistono sul settore e che costringono l’azienda a ricorrere alla Cassa integrazione ordinaria (con una decina di dipendenti a zero ore). Tutto questo mentre le organizzazioni sindacali e le forze politiche continuano a chiedere a Omgatech di salvaguardare l’occupazione.
Ferma restando la intangibile libertà di sciopero e il conseguente diritto di esercitarlo come meglio si ritenga, Confindustria Modena rimarca la forte incongruenza tra questa iniziativa di lotta e la necessità del mantenimento della forza lavoro. E sul tema ampiamente condiviso del mantenimento dell’occupazione, auspica da parte dei sindacati un maggiore senso di responsabilità e di contestualizzazione delle problematiche.