Il sindaco del Comune di Fiorano Modenese Claudio Pistoni e l’assessore alle politiche dell’industria, dell’artigianato, del commercio, dell’agricoltura e dell’innovazione tecnologica Sergio Pederzini, hanno nel corso di una conferenza stampa che si è svolta presso la sede municipale, oggi, venerdì 2 luglio, annunciato l’avvio del progetto “La Fabbrica delle Idee”.
Come aveva già precisato il sindaco nella prima conferenza stampa di annuncio del progetto: “La complessità della situazione che il nostro territorio sta vivendo, nella quale si assommano le conseguenze della crisi economica e l’evoluzione strutturale che il mercato affronta a livello mondiale – ha spiegato il sindaco Claudio Pistoni – spinge tutti i protagonisti sociali, economici e delle istituzioni a mettere in campo ogni sforzo per non limitarsi a subire l’attuale situazione, ma a individuare percorsi di rilancio, consapevoli della necessità di trovare nuove opportunità di sviluppo”.
“Anche l’Amministrazione Comunale di Fiorano vuole fare fino in fondo la sua parte, andando oltre il sostegno alle famiglie e alla difesa dei posti di lavoro che sta attualmente impegnando la struttura e una significativa quota di bilancio, con l’obiettivo di favorire l’approfondimento e il confronto, lo scambio di dati, progetti e idee che possono trasformarsi in nuova imprenditoria e dare opportunità di sviluppo a quella attuale”.
“Con la consapevolezza che non è il comune a determinare il contesto economico generale, il mercato del lavoro, l’accesso al credito, la pressione fiscale, le politiche di sostegno alle imprese, le politiche industriali, gli incentivi alla innovazione e alla ricerca noi cerchiamo di mettere in campo la nostra principale risorsa che è la nostra gente, la sua esperienza, i saperi e le competenze che ha saputo sviluppare. Cercheremo di farlo attivando il progetto ‘La fabbrica delle idee’: un laboratorio di consultazione e confronto intersettoriale di idee e proposte per il rilancio del distretto ceramico, che si pone l’obiettivo di stimolare l’uscita da una situazione di emergenza socio-economica e di definire nuove idee e scenari economico-sociali di riferimento per il medio termine, attraverso il coinvolgimento e l’impegno di vari attori sociali ed economici di Fiorano e del distretto ceramico”.
La “Fabbrica delle idee” si articola in diverse fasi: 15 focus group di settore; interviste mirate a protagonisti; un workshop intersettoriale per confrontare le proposte emerse, selezionare le priorità d’intervento, gli impegni di settore, individuare possibili partnerships; un forum pubblico di presentazione delle proposte-progetto e di un “Piano di azione”.
Contestualmente viene creato un portale web my district come vetrina di informazioni e confronto di proposte che accompagna i lavori: Fabbrica idee Distretto.
La “Fabbrica delle idee” coinvolge tutti coloro che hanno voglia di fare proposte, anche non convenzionali, ma fattibili e sostenibili; chi ha voglia di confrontarsi nella diversità di interessi e chi ha voglia di andare oltre a ruoli e schieramenti consolidati.
I focus group affronteranno la situazione attuale, gli scenari futuri, le possibili soluzioni e attualmente ne sono previsti quindici, che coinvolgono: agricoltori, commercianti, artigiani, micro e piccole imprese, medie imprese, grandi imprese, professionisti e rappresentanti del terziario, manager, enti di istruzione e formazione, dipendenti comunali, rappresentanti di associazioni, rappresentanti delle organizzazioni sindacali e di categoria.
Ma alla “Fabbrica delle idee” possono partecipare tutti i Fioranesi e i non Fioranesi facendo direttamente le proprie proposte o commentando altre proposte all’indirizzo di posta elettronica: info@fabbricaideedistretto.it
“Il coordinamento tecnico e la facilitazione del percorso è a cura di Focus Lab, un centro di progettazione che collabora con vari enti locali, imprese e associazioni imprenditoriali per progetti di sviluppo locale orientati all’innovazione, tra cui il Premio provinciale RSI e il Club Imprese modenesi per la Responsabilità Sociale d’Impresa”. Qualche anno fa un progetto curato per i 4 Comuni del distretto sull’integrazione di criteri ambientali e sociali nelle politiche di settore, fu riconosciuto come Buona Pratica dall’Unione Europea”.