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La piastrella italiana protagonista a Shanghai

Dall’1 al 15 settembre la “finestra” dedicata all’Emilia-Romagna, che si presenta con le proprie eccellenze territoriali, sociali, produttive. Su tutte, il distretto ceramico, fiore all’occhiello della creatività Made in Italy e punto di forza del tessuto economico regionale.

“Better City, Better Life”, città migliori per una vita migliore. Questo lo slogan scelto per l’Esposizione universale di Shanghai, inaugurata lo scorso maggio. Un tema, quello delle città del futuro, di una rivoluzione urbanistica quale premessa di nuovi – e migliori – stili di vita, che vede la partecipazione di Confindustria Ceramica, che vola a Shanghai dall’1 al 15 settembre al seguito della delegazione emiliano-romagnola per promuovere l’eccellenza del settore ceramico.

Diverse le iniziative proposte, parte di un ampio programma a cui partecipano istituzioni, imprese e associazioni di categoria, con lo scopo di “spiegare” ai visitatori internazionali le molte buone ragioni per apprezzare l’Emilia-Romagna, conoscere e promuovere le aziende di un territorio che ospita il cuore del distretto della ceramica italiana.

Tante le iniziative che l’Area Promozione di Confindustria Ceramica porta avanti anche in questo importante vetrina internazionale per dare la giusta visibilità all’eccellenza del settore ceramico italiano di fronte ad un pubblico di visitatori da tutto il mondo che, dal taglio del nastro ad oggi, ha già superato gli 8 milioni, 300mila dei quali si sono messi in coda per visitare lo stand Bologna.

Primo atto che vede protagonista Confindustria Ceramica è la mostra di immagine “Land with a soul”, organizzata dalla Regione Emilia-Romagna all’interno del Padiglione Italia. Qui per 15 giorni Confindustria Ceramica – attraverso il marchio Ceramic Tiles of Italy con il quale da oltre 35 anni promuove nel mondo la piastrella di ceramica italiana – realizza un allestimento per rappresentare una delle eccellenze regionali. I visitatori potranno infatti ammirare la mostra attraversando un percorso completamente rivestito di piastrelle, realizzata con il top di gamma proposto da 8 aziende associate, realtà del calibro di Casalgrande Padana, Floor Gres, Lord, Marazzi, Mirage, Piemme, Ragno, Sichenia. Filo conduttore dello spazio espositivo sarà non solo la bellezza, il design – che vedono la ceramica Made in Italy da tempo sul tetto del mondo – ma anche il tema della sostenibilità, in linea con lo slogan scelto per questa edizione dell’Expo.

Bella, durevole, ecologica, la piastrella italiana può dare un contributo importante per tradurre in pratica la mission della manifestazione, trasformare cioè le città del mondo in ambienti più vivibili, a misura d’uomo e di ambiente, in una prospettiva nuova in cui lo sviluppo economico, l’ecologia, la qualità della vita vengono ad essere concetti inscindibili e quasi sinonimi.

Lo stesso spazio espositivo vedrà la proiezione di video dedicati alle principali filiere produttive della regione (due quelli dedicati al settore ceramico), mentre il 9 settembre alle 15.00, sempre sotto l’egida del marchio Ceramic Tiles of Italy, Confindustria Ceramica terrà un seminario di approfondimento presso la facoltà di Architettura dell’Università di Tongij. Titolo dell’incontro – che si svolge in una struttura che da tempo vanta importanti collaborazioni scientifiche con le istituzioni universitarie regionali, ateneo bolognese in primis – “Ceramic Tiles of Italy: the green way”, un contributo che si propone di illustrare alla platea cinese le continue innovazioni proposte dalle aziende italiane per produrre piastrelle sempre più belle limitando allo stesso tempo, grazie ai continui investimenti in tecnologia, il consumo energetico e il conseguente impatto sull’ambiente.

E se la città delle Due Torri è stata selezionata, insieme a Venezia, quale “best practice” a livello mondiale dal punto di vista dei più importanti indicatori di qualità della vita – cultura e creatività, innovazione tecnologica, inclusione sociale, trasformazioni urbanistiche e infrastrutturali – gran parte del merito va sicuramente al tessuto economico bolognese e regionale, impegnato a Shanghai, nell’ambito di un progetto realizzato da Unindustria Bologna e Legacoop, a presentare il meglio della creatività e dell’eccellenza nella produzione regionale.

“Made in Bo” – questo il nome del progetto che si rivolge a tutti i settori produttivi più significativi, dall’abbigliamento e accessori ad arredamento e illuminazione, da auto e moto a macchinari e apparecchiature, dall’oggettistica ai materiali e componenti per l’edilizia, fino alla grafica e al packaging – vedrà la partecipazione di 15 aziende associate a Confindustria Ceramica, che hanno inserito sul portale www.designmadeinbo.it il proprio catalogo e i propri credits. Il “lancio” del portale avverrà il 1 settembre, durante la 15 giorni cinese interamente dedicata all’Emilia-Romagna, una “terra con l’anima” che ha saputo saldare passato, presente e futuro in uno scenario economico-culturale multiforme, sfruttando in ogni tempo i linguaggi della modernità, della tecnologia e del rispetto della natura.

















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