Cersaie entra nel cuore di Bologna, e lo fa regalando alla città una serata di grande musica. Le note di Beethoven, Prokofiev, Mendelssohn animeranno piazza Maggiore, nella serata di martedì 28 settembre, eseguiti dalla grande Orchestra Mozart, nata nel 2004 da un’idea di Carlo Maria Badini e Fabio Roversi Monaco, presidente di BolognaFiere, ente organizzatore dell’iniziativa – evento clou del programma Cersaie Downtown – insieme a Confindustria Ceramica.
La serata si apre alle 20.30, con la travolgente Ouverture, tratta da “Egmont” di Beethoven (op. 84), per proseguire con la “Classica” di Prokofiev (op. 25). Tra Palazzo Re Enzo e San Petronio, infine, risuoneranno le note dell’“Italiana” di Mendelssohn, dalla sinfonia n. 4 in la maggiore. A dare il proprio contributo saranno strumentisti di rilievo internazionale, scelti da Claudio Abbado – direttore artistico dell’Orchestra – insieme a giovani musicisti eccellenti, provenienti da tutta Europa. A dirigerli, il maestro Diego Matheuz, direttore d’orchestra e violinista venezuelano appena venticinquenne, che si sta rapidamente imponendo sulla scena internazionale.
Mettere in collegamento passato e futuro, affiancare la competenza e l’esperienza dei maestri al talento e alla voglia di emergere di giovani professionisti. Questo lo spirito dell’iniziativa. Questo, del resto, anche il presupposto di Cersaie downtown, l’iniziativa con la quale Cersaie mira a far entrare la fiera tra le mura cittadine, proponendo da un lato allestimenti di alto livello per raccontare la versatilità del design e dell’arredobagno in ceramica, con Cersaie downtown design, dall’altro trova proprio in Cersaie downtown in concert l’evento di punta per permettere a visitatori e cittadini, turisti e passanti, di “riappropriarsi” del centro storico.
Una serata da non perdere, quella di martedì prossimo, quando ai “cubi” si affiancherà la mirabile esecuzione dell’orchestra Mozart. La vista, l’udito: anche il tatto, considerando le molteplici espressioni della ceramica contemporanea che trovano nella “matericità” uno dei punti di incontro più innovativi e sublimi. Un mondo di uomini, definiti tanti anni fa, dalla celebre Scuola di Francoforte, “uomini a una dimensione”, che si trovano invece proiettati verso un futuro diverso, ritrovando luoghi e spazi perduti.
Il centro storico di Bologna, infatti, diventa spazio espositivo in occasione di Cersaie 2010, ospitando “Cersaie Downtown. Le strade del design”, un progetto nato con il desiderio di raccontare al grande pubblico la versatilità del design e dell’arredobagno in ceramica e che propone come contenitore il centro città trasformandola in un museo a cielo aperto che non solo espone, ma racconta se stesso.
L’installazione di questi cubi – mela, rivestiti in piastrelle di ceramica o vetrati per accogliere elementi di arredobagno, sottolinea la valenza del design di questi prodotti che – estrapolati dal contesto abituale – si rivelano espressione dello stile contemporaneo. Elementi contrapposti che si fondono insieme, con naturalezza e coordinazione: da una parte il centro città, i suoi palazzi signorili, le viuzze animate del Quadrilatero, le zone simbolo della vita cittadina bolognese e del turismo, e dall’altra i cubi stessi, teche che raccontano un design innovativo e fantasioso.
Ci si può lasciar stupire, incuriosire, o magari provocare, per assimilare poi il risultato di un impatto personale, creato da un’apparente dissonanza tra l’installazione dei cubi e il contesto storico.
Ci si può interrogare, interessandosi al legame tra le grandi mele e il suolo storico e culturale che le ospita, sia dal punto di vista dello specialista del settore ceramico, sia con la visione più intuitiva ed empatica del non intenditore.
I cubi riprendono giocosamente l’immagine della Mela, simbolo di Cersaie 2010 – 2011, e scherzano con la signorilità della zona in cui sono ospitati ornandosi di picciolo e fogliolina. Questo mix di colori e forme, che collega i secoli di storia cittadina ai tratti moderni di una superficie piastrellata o di una lucida vasca, spinge il pubblico a lasciarsi accattivare dalla novità della proposta.
Dieci sono le installazioni che caratterizzano Cersaie Downtown Design, lungo un percorso che si snoda nell’area compresa tra via Rizzoli e via Farini e che vede come interpreti 11 diversi grandi marchi italiani: Antonio Lupi, Arblu, Casa Dolce Casa, Casalgrande Padana, Cerasarda, Floor Gres, Glass Idromassaggio, Hatria, Marazzi Tecnica, Rex Ceramiche Artistiche e Simas.
Cersaie Downtown. Le strade del design si rivolge sia ai cittadini bolognesi, abituati a frequentare il salotto buono della città, che ai turisti richiamati dal Salone Internazionale. Non c’è quindi criterio né distinzione tra i diversi spettatori, ma uniformità tra chi – nei cinque giorni di Cersaie – transita in questa parte della città. Cersaie Downtown suggerisce quindi un nuovo modo intendere lo spazio pubblico del centro storico che, seppur sempre consapevole e fiero della propria bellezza, si presta a fare da palcoscenico per le eccellenze del made in Italy: i cubi giocano con lo spazio urbano, il pubblico si mette in gioco e sperimenta nuovi punti di vista.
La mostra (ideata da Interpromex Comunicazione e curata da Laura Manfredini) è promossa da Confindustria Ceramica e organizzata da Edi.Cer. Spa in collaborazione con BolognaFiere nell’ambito del progetto Cersaie Downtown e gode del patrocinio del Comune di Bologna.